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Rissa tra gang a Trieste, degrado e angherie a Barcola

Il clan di kosovari protagonista della violenta rissa in via del Toro ha "colonizzato" il decimo Topolino marchiando con i propri simboli bagni, muri e perfino gli scogli. Denunciati diversi episodi di bullismo e molestie nei confronti di bagnanti e giovani ragazze

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Una delle scritte che riempiono il lungomare di Barcola all'altezza del decimo Topolino (Lasorte) 

TRIESTE Scritte e sigle negli spogliatoi, sui muri dei bagni, addirittura sugli scogli: il clan dei kosovari che lunedì si è reso protagonista della violenta rissa in via del Toro contro la gang serba rivale ha "marchiato" così il decimo Topolino di Barcola e il vicino porticciolo del Cedas.

Un modo di rivendicare la "proprietà" di un territorio considerato quasi il loro quartier generale. "E' zona nostra" spiegano.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Trieste, rissa tra gang rivali, terrore in via del Toro]]

La scia della guerra che si è consumata in centro città e che ha fatto scoprire ai triestini il volto oscuro dei clan di immigrati di origine balcanica che vivono a Trieste, parte proprio da qui, dai Topolini di Barcola, dove negli ultimi tempi, secondo quanto riferito dai bagnini, oltre al degrado e ai vandalismi ci sarebbero stati ripetuti episodi di angherie e molestie nei confronti dei bagnanti e di ragazzine da parte del clan composto da giovani tra i 15 e i 20 anni.

E proprio uno di questi casi sarebbe stata la miccia che avrebbe originato lo scontro di lunedì in via del Toro.

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