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Referendum pro-fusione a quota 3.500 firme

Volpato di Città Comune: «A un passo dall’obiettivo». Oggi la raccolta nella difficile realtà di Ronchi

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Per Maurizio Volpato, presidente di “CittàComune per...”, ormai è fatta. L’ottimismo, come diceva una vecchia pubblicità, è il sale della vita, ma per il proponente la triplice fusione di ottimismo non si tratta, bensì di calcolo matematico.

Superata ormai anche la boa delle 3.500 firme, soprattutto grazie al grande impulso dei banchetti strategicamente posizionati di fronte al San Polo, e procedendo a una media di oltre 300 adesioni a settimana, il bersaglio «sarà sicuramente centrato entro il fatidico 5 agosto». «Mancano meno di sei settimane e 2mila firme - chiarisce Volpato -: possiamo farcela tranquillamente, anche perché all’ospedale c’è un flusso continuo di persone che provengono da tutti e tre i Comuni in questione».

Ormai il tema è ampiamente noto alla cittadinanza, che proprio in questi giorni è stata raggiunta da una lettera-dépliant inviata dall’associazione per spiegare le ragioni del referendum. Ammontano a 23.350 i pieghevoli dati alle stampe. «Abbiamo dovuto constatare la sfiducia della gente verso le istituzioni e la politica: c’è molto scetticismo verso tutti - osserva Volpato -. Sembra però che la nostra iniziativa sia percepita positivamente e ora finalmente c’è un costante aumento di adesione e direi anche di conoscenza sull’argomento. Ora stiamo presidiando l’ospedale con un turno di 5 ore, dalle 7 alle 12, ogni giorno da lunedì a venerdì, con più certificatori». Certificatori che, come noto, sono trasversali.

CittàComunque ha fatto una capatina anche alla Festa del vino, dove in una sera sono state raccolte 130 firme. «Il numero necessario è 5.200 - sottolinea Volpato -, ma noi puntiamo a 6mila per avere comunque un margine adeguato anche in caso di errori o doppie firme, come si può verificare. Nei prossimi giorni ci concentreremo maggiormente a Staranzano e Ronchi, dove la raccolta è più lenta perché ci sono meno iniziative e dunque occasioni di trovare la grande massa cui rivolgersi». Punti privilegiati, pertanto, saranno i supermercati. Intanto i democratici per la fusione si sono impegnati a promuovere l’attività di banchetto fuori dalle fabbriche.

La scorsa settimana ha avuto luogo un incontro con i rappresentanti dei vari partiti e schieramenti che si sono attivati nella raccolta delle firme, così da fare un primo punto sulle effettive sottoscrizioni, con tanto di moduli esibiti. Ne è emerso, sempre stando a Volpato, un «buon risultato».

Intanto oggi alla Tenuta Blasig di Ronchi si terrà un incontro coi cittadini sul referendum popolare per la fusione di Monfalcone, Ronchi e Staranzano. «Avevamo chiesto l’Auditorium - spiega il presidente -, ma l’assenso della giunta Fontanot è pervenuto a distanza di appena una settimana dall’evento: nel frattempo ci eravamo già rivolti altrove, visto che era necessario stampare i manifestini per tempo». La tavola rotonda comincerà alle 20.15: tra i relatori, Guido Baggi del direttivo di CittàComune, Gianpiero Fasola, consigliere di CambiAmo Monfalcone e direttore del dipartimento di Oncologia dell’azienda ospedaliera di Udine, Leopoldo Coen, docente universitario, e Anna Raspar, consigliere Pd. Il dibattito si aprirà al pubblico alle 21.30.

Non si tratta dell’unica iniziativa in serbo. Per coinvolgere anche i giovani “CittàComune per...” sta allestendo un concerto rock al parco feste di Selz, che si terrà sabato 27 giugno. «Una serata particolare per celebrare la fantastica idea di costituire una nuova e moderna città»: è il leitmotiv scelto dagli organizzatori. Sul palco due band: i Kaustika, che eseguiranno pezzi storici rivisitati in chiave acustica, e i Pat heaven, che invece si cimenteranno nell’hard rock anni ’70 e ’80. L’ingresso sarà aperto al pubblico. E, inutile dirlo, ci saranno i banchetti per firmare la richiesta di referendum. (ti.c.)

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