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Esuli nel mirino a Roma, bomba incendiaria in sede

Bruciato un bagno dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Si indaga negli ambienti di estrema sinistra

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La finestra sfondata dalla quale è stata lanciata la bomba incendiaria (foto di Marco Brecevich) 

ROMA Attentato incendiario, sabato 14 giugno, alle 21, contro la sede romana dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in via Frateli Reiss Romoli 19. Ignoti hanno gettato una bomba incendiaria dentro i locali della sede. Tentativo maldestro: i protagonisti del raid hanno "sbagliato" finestra e quindi l'incendio si è propagato solo nel bagno. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito un rapido spegnimento delle fiamme. È anche intervenuta la Polizia con il supporto della scientifica che ha fatto i suoi rilievi.

Oltre ai danni materiali, tutto sommato contenuti, l'atto viene giudicato "di estrema gravità, sia per i suoi significati simbolici, sia perché vi è stato l'oggettivo rischio di inccendio di tutta la sede con il prezioso materiale documentario. È stata solo la fortuna - spiega una nota dell'Associazione - a far sì che un abitante abbia visto il fumo e abbia chiamato subito i pompieri. In ogni caso la sede sarà per molto tempo inagibile data la presenza dei vapori tossici dell'incendio".

Ancora senza un nome l'autore dell'attentato, ma considerati i precedenti atti di vandalismo nei confronti della nuova Casa del Ricordo dell'esodo giuliano-dalmata e anche dei vari monumenti alle foibe e all'esodo collocati a Roma, gli inquirenti sono impegnati a investigare negli ambienti vicini agli estremisti di sinistra.

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