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Regione, il Palazzo taglia il vitalizio di Riccardo Illy

Il Consiglio erogherà all'ex governatore solo 51.600 a fronte dei 126mila euro dovuti a titolo di restituzione della quota trattenuta in busta paga. Congelata la cifra contestata dalla Corte dei conti

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Riccardo Illy 

trieste Anche Riccardo Illy si vede restituire la quota trattenuta in busta paga per la corresponsione del vitalizio (privilegio cui l’ex presidente ha rinunciato) negli anni in cui, dal 2003 al 2008, era un eletto in Consiglio regionale. Ma, dei 126mila euro che gli spetterebbero, piazza Oberdan gliene assegna per il momento solo 51.600, “congelando” più di 74mila euro, la cifra contestata all’ex governatore dalla Sezione prima giurisdizionale centrale di Roma della Corte dei conti che, nell’aprile 2014, ribaltò il giudizio di primo grado della Sezione giurisdizionale della magistratura contabile Fvg giudicando colpevole di danno erariale (per complessivi 700mila euro) l’intera giunta dell’epoca per aver violato la normativa regionale e i principi costituzionali di buon andamento e di imparzialità della pubblica amministrazione in un’operazione di vendita di alcuni immobili di proprietà.

Nell’attesa della chiusura della vertenza giudiziaria, (Illy si è opposto a quella sentenza e, difeso dallo studio Borgna, attende il verdetto delle sezioni unite della Cassazione), l’ex presidente della Regione ha condiviso con l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che ha deliberato in tal senso, la restituzione di una quota ridotta.

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