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Il presidente ungherese sul Carso

Janos Ader visiterà la mostra allestita nel museo della Grande Guerra

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SAGRADO. C'è molto fermento e grande attesa tra i rappresentanti del Gruppo speleologico di San Martino del Carso che dopo aver ottenuto il patrocinio e ospitato recentemente il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in visita nella mostra allestita nel Museo della Grande guerra di San Martino del Carso, intitolata “San Martino e l'Albero storto; C'era una volta, Storie da una trincea”, da loro promossa e organizzata, si apprestano a ricevere in visita alla rassegna stessa, domani anche il presidente della repubblica d'Ungheria, Janos Ader. Lo ha confermato con viva soddisfazione il presidente del sodalizio carsico, Gianfranco Simonit, che ha fatto pure presente il qualificante risultato ottenuto in virtù del grande lavoro svolto con la collaborazione di molte associazioni e amministrazioni comunali, aggiungendo che all'appuntamento del 4 giugno sono state invitate le più altre cariche istituzionali regionali e i sindaci del nostro territorio.

Il presidente Janos Ader giungerà domani verso le 10.30 all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, a bordo di un aereo militare, per dirigersi subito a San Martino del Carso e visitare la mostra patrocinata dallo stesso Capo di Stato ungherese.

A San Martino del Carso, il presidente Janos, accompagnato da alcune associazioni magiare con le quali il gruppo speleologico di San Martino ha collaborato per realizzare la mostra, si fermerà per poco più di mezz'ora, poi raggiungerà i resti della vecchia chiesa “Diruta”, nella zona di San Martino del Carso ed il monumento dedicato ai caduti del 4° Reggimento ungherese Honoved, per deporre ai suoi piedi una corona di alloro.

Seguirà, accompagnato dal presidente Simonit e altri rappresentanti del Gruppo Speleologico, una visita alla zona monumentale del Monte San Michele. Conclusa la visita, il presidente magiaro si trasferirà nella vicina Slovenia per fare visita al presidente della repubblica Borut Pahor, che, pare, ma non è ufficiale, precisa Simonit, potrebbe riceverlo a Nova Gorica.

Edo Calligaris

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