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Zona Franca urbana, mobilitati sindaco e Consiglio comunale

Romoli scrive una lettera alla presidente Serracchiani: svantaggiati rispetto alla Slovenia. Servono benefici fiscali

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Una mozione approvata qualche tempo fa in Consiglio comunale, intitolata molto chiaramente “Istituzione Zone franche urbane (Zfu)” e presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia. Cui si unisce una lettera accorata del sindaco Ettore Romoli indirizzata alla presidente della Regione Debora Serracchiani.

Gorizia, forse per la prima volta, unisce le sue forze per arrivare all’obiettivo: il riconoscimento della Zona franca. Nei giorni scorsi abbiamo dato conto delle iniziative portate avanti dalla senatrice Laura Fasiolo e dal presidente della Provincia Enrico Gherghetta: parallelamente, e da parecchi mesi ormai, anche il Comune di Gorizia sta sensibilizzando enti e amministratori con lo scopo di raggiungere il medesimo, importante obiettivo.

«Come certo saprà - scrive Romoli rivolgendosi a Serracchiani - la competitività commerciale fra la Slovenia e il Goriziano si è fatta, negli ultimi anni, sempre più accentuata e pressante. E questo ha creato ulteriori difficoltà agli operatori locali che non sono in grado di reggere il confronto a causa della maggiore pressione fiscale a cui sono sottoposti e dei più elevati costi del lavoro che devono sostenere. Infatti, una tassazione del reddito molto inferiore alla nostra rappresenta un’attrattiva forte e continua che spinge inesorabilmente sempre più attività “nostrane” a trasferirsi al di là del confine con una evidente e irrimediabile perdita di eccellenze, di professionalità e di risorse finanziarie, che non può che penalizzare pesantemente Gorizia e il Friuli Venezia Giulia tutto».

«Mi rivolgo a Lei - continua il primo cittadino - per chiederle un interessamento a livello regionale e statale affinché si valuti l’opportunità di introdurre un regime straordinario di norme (sul modello delle Zone franche urbane) atte a fornire agevolazioni di natura fiscale e contributiva per determinate attività economiche che hanno sede entro il territorio goriziano, così da sostenere concretamente il rilancio dell’economia locale, da tempo in forte depressione».

Alla lettera è stata allegata la mozione proposta da Forza Italia in cui si rammentano gli enormi benefici in territorio sloveno relativi «alle imposte dovute alle accise, al costo del lavoro e ai differenziali nel complesso più favorevoli dei costi della vita e dei servizi con effetti negativi e penalizzanti per il nostro territorio derivanti - si legge nella mozione forzista - dall’elevata tassazione italiana che, complessivamente, raggiunge livelli anche pari al 68 per cento rispetto al Paese confinante il quale raggiunge percentuali d’imposizione fiscale pari al 34%».

Fatte tutte queste considerazioni, si chiede «l’introduzione di misure di agevolazione fiscale come l’esenzione dalle imposte sui consumi e sui redditi limitatamente a quelli prodotti nelle Zone franche e la riduzione degli oneri amministrativi per le società estere oltre alla deregulation bancaria e assicurativa».

La mozione chiede anche l’introduzione «di adeguate misure per l’incremento del commercio di determinati prodotti in particolare riducendo la tariffa dei carburanti e dei generi di monopolio i cui prezzi, negli Stati confinanti, sono particolarmente contenuti».

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