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Vandali in Val Rosandra, segnali sporcati FOTO

Scritte sulle insegne dei sentieri. Il sindaco: «Impossibile cancellarle. E non ci sono soldi per sostituire i cartelli»

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Le scritte fatte dai vandali sui sentieri della Val Rosandra (foto Tosques) 

TRIESTE. Non c’è pace per la Val Rosandra. Qualche notte fa alcuni vandali hanno imbrattato con dei pennarelli di colore nero e rosso i cartelli segnaletici bilingue posti al primo bivio del sentiero della Amicizia ricavato all’interno della Riserva naturale regionale. Gli autori del blitz hanno “sostituito” dunque le indicazioni delle strade per arrivare a Bottazzo, Monte Carso, Santa Maria in Siaris, Bagnoli Superiore, Moccò e rifugio Premuda, mettendo al posto delle destinazioni corrette altre località ben più insolite come Ancarano e Ponziana.

Imbrattamento senza senso che purtroppo si somma ad altri compiuti all'ingresso della Valle. Complessivamente i writers hanno preso di mira una decina di segnali. Esasperato il sindaco di San Dorligo della Valle, Sandy Klun: «I pennarelli utilizzati da questi maleducati sono indelebili e le scritte non vanno via, ma noi i soldi per acquistare nuovi cartelli non ne abbiamo, siamo stufi».

L’ennesimo sfregio per la Riserva, dunque, ancora visibilmente ferita dalla discussa operazione “Alvei puliti” compiuta nel marzo del 2012 dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia con il benestare dell'allora amministrazione Premolin. E ora diventata pure bersaglio di vandali dal pennarello facile. La situazione di degrado inizia già sul cartello stradale posto a margine del primo ponte, in cui un divieto di sosta - che indica l'eccezione per residenti e autorizzati - è stato lordato con pennarelli di colore argento, verde e blu.

Proseguendo verso l'abitato di Bagnoli Superiore non sono state risparmiate le indicazioni che riguardano il sentiero dell'Amicizia-Steza Prijateljstva, la frazione di Bagnoli superiore, l'elenco dei siti Natura 2000, il parcheggio riservato alle forze dell'ordine, le norme riservate a chi entra in valle (divieto di abbandono di rifiuti, divieto di accensione fuochi, ecc.) e il primissimo cartello indicante la via per arrivare a Bottazzo.

Poi la chicca con l'aggiunta al cartello posto al bivio del sentiero dell'Amicizia di tre indicazioni poco affini con la Riserva Naturale. A destra, oltre che andare alla chiesa di Santa Maria in Siaris, a Bottazzo o sul Monte Carso, è comparsa l'opzione “Ankaran”. A sinistra, invece, accanto a Rifugio Premuda e Bagnoli Superiore è stata aggiunta la variante “Ponziana”, in direzione Rifugio Premuda e Vedetta Moccò possibile anche la meta “San Giacomo”.

«Siamo esasperati perché è incredibile come possano arrivare in Val Rosandra persone maleducate e senza alcun senso di rispetto e di responsabilità verso la collettività: non ho più parole per definire questa gente», commenta stizzito il sindaco di San Dorligo della Valle Sandy Klun. Il quesito, a questo punto, è d'obbligo: perché i cartelli non vengono puliti? Secca la replica: «Ci abbiamo già provato, ma quelli utilizzati da questi maleducati sono pennarelli indelebili e le scritte non riescono ad essere tolte dalle superfici dei cartelli. L’unica soluzione, quindi, è rimuovere le indicazioni imbrattate. Purtroppo però noi non abbiamo i fondi per poter ricollocare dei nuovi segnali. Così sono e così restano».

Insomma, i cartelli sporcati continueranno a fare brutta mostra di sé. Sconcerto ovviamente nel mondo politico locale. «Siamo di fronte a gesti incivili, che non hanno alcun senso: non riesco proprio a capire perché qualcuno deve venire in Val Rosandra e sporcare i cartelli stradali o le indicazioni dei sentieri", commenta basita la capogruppo della lista Sinistra Unita Marina Trenta. Probabile che il tema verrà discusso pubblicamente durante la prossima riunione del Consiglio comunale.

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