Muggia aspetta il distributore di minerale
Bandita la gara per l’istallazione e la gestione di una Casa dell’acqua. Piazza Caliterna l’area prescelta

MUGGIA. La Casa dell’acqua approda pure a Muggia. L’amministrazione Nesladek ha ufficializzato l’invito a presentare un progetto per partecipare alla procedura selettiva diretta all’assegnazione in concessione dell’area da adibire alla distribuzione di acqua. Situata per la precisione in piazza Caliterna, all’entrata dedicata ai pedoni del parcheggio interrato, l’area sarà appunto interessata dall’installazione e dalla gestione di un punto per la distribuzione pubblica di acqua dell’acquedotto, liscia o gassata, in entrambi i casi refrigerata.
«Le risorse idriche utilizzate dalle Case dell’acqua sono naturalmente quelle degli acquedotti pubblici, ma il livello di sicurezza è ancor maggiore poiché sono sottoposte ad un numero di controlli più elevato rispetto all’acqua che troviamo nelle nostre abitazioni», racconta l’assessore alle Politiche sociali Loredana Rossi. Nello specifico la concessione muggesana avrà durata di tre anni dalla sottoscrizione della concessione-contratto e potrà essere rinnovata per i successivi tre anni. Le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le 12 di mercoledì 3 giugno all'Ufficio Protocollo del Comune di Muggia. Maggiori informazioni sono presenti sul sito internet del Comune. «È una scelta condivisa da subito dal Consiglio comunale ed un ulteriore tassello della politica a sostegno dell’ambiente che l’amministrazione comunale sta portando avanti su tutti i fronti possibili - commenta ancora con entusiasmo l’assessore Rossi -. Una scelta che permette a tutti i cittadini di riappropriarsi di un bene così prezioso come l’acqua».
Sulla carta si tratta di un indiscutibile vantaggio per i cittadini che avranno acqua purificata a prezzi contenuti ma anche per l’ambiente perché con la Casa dell’acqua Muggia produrrà meno rifiuti, riducendo l’uso di bottiglie di plastica. «L’utilizzo di contenitori ecosostenibili e bottiglie di vetro riduce il consumo di plastica e contribuisce indirettamente ad abbassarne anche la produzione a livello industriale», conferma Rossi. Secondo i dati forniti dal Comune di Muggia, per ogni bottiglia di Pet da 1,5 litri non utilizzata l’immissione di Co2 nell'ambiente si riduce di 0,12 grammi.
A questo si aggiunge la riduzione dell’inquinamento e del traffico provocati dal trasporto su gomma dell’acqua minerale (solo il 18% della stessa acqua minerale viaggia su rotaie). È stato calcolato poi che l’imbottigliamento ed il trasporto su gomma di 100 litri di acqua generano emissioni di Co2 pari a 10 chili per ogni 100 chilometri. Utilizzando invece la rete dell’acqua pubblica senza acquistare bottiglie nei negozi si abbattono sensibilmente le emissioni inquinanti: su 100 litri erogati si producono infatti soltanto 0,04 chili di anidride carbonica. Un rapporto di 1 a 150.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori