Il degrado del mosaico scatena l’ira del Rotary
CERVIGNANO. Lo stato di degrado in cui versa il mosaico di epoca longobarda di piazza Marconi fa arrabbiare il Rotary di Cervignano Palmanova Aquileia che, lo scorso anno, aveva speso quasi 13mila...

CERVIGNANO. Lo stato di degrado in cui versa il mosaico di epoca longobarda di piazza Marconi fa arrabbiare il Rotary di Cervignano Palmanova Aquileia che, lo scorso anno, aveva speso quasi 13mila euro per restaurarlo e ripulirlo. «Se avessimo saputo che sarebbe finita così – commenta il presidente del Rotary, Gennaro Coretti – avremmo destinato quei soldi per altre iniziative».
A sollevare la questione è il capogruppo della civica di opposizione “Le Fontane”, Antonio Rossetti. «Si tratta – precisa – di un’opera d’arte e di storia importante, che risale all’VIII-IX secolo. Unico resto visibile dell’abbazia alto medievale di San Michele, a Cervignano. Questo mosaico si trovava all’interno dell’aula destra della chiesa di San Michele. Quando è stata abbattuta è rimasto all’aperto. La Soprintendenza ha deciso di coprirlo con una pesante lastra di vetro (anni ’90). Da allora, il mosaico ha avuto solo problemi. Questo vetro crea un microclima che fa nascere alghe, funghi ed erbacce. Sulla superficie si deposita sporcizia. Ha bisogno di continua manutenzione». Aggiunge Rossetti: «Recentemente abbiamo fatto due pessime figure: la prima in occasione dell’assemblea nazionale dei Veterani dello Sport, quando ho accompagnato sul posto persone provenienti da tutta Italia. Guardando il mosaico siamo rimasti allibiti. Si vedeva a malapena. Domenica c’è stata una passeggiata storico turistica. Ho accompagnato, assieme a Clara Cubi, una sessantina di persone sul posto. Molti cittadini erano indignati».
Il presidente del Rotary, Coretti, ricorda di aver scritto più volte al sindaco per manifestare l’amarezza dei soci. Ecco la risposta del primo cittadino: «Ogni intervento deve essere effettuato da una ditta specializzata ed essere autorizzato dalla Soprintendenza. Il Comune non può operare direttamente. Ho ringraziato il Rotary, purtroppo l’intervento non è stato risolutivo». (e.m.)
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