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Ce lo siamo chiesti più volte. Perché tanti prodotti in Slovenia costano meno che in Italia? Non è molto difficile abbozzare una risposta. La motivazione è la stessa per cui anche il pane a Nova Gorica è più economico, così come la benzina e, soprattutto, il gasolio.

Tutto ruota intorno al minor carico fiscale che grava sui produttori e sui distributori d’oltreconfine. La loro è una fiscalità “di vantaggio” mentre la nostra è “di svantaggio” considerato il carico più pesante.

E così torniamo a sfoderare il report redatto qualche tempo fa dallo studio associato di commercialisti Pella-Strizzolo per conto della Provincia. Il risultato? La nostra nazione è soccombente. «È un dato di fatto - si legge nel report elaborato dai commercialisti Vittorio Pella e Piergiorgio Strizzolo - che la Provincia di Gorizia, per la sua posizione geografica di confine, risenta in questo momento della concorrenza degli Stati confinanti. Dal Primo gennaio 2008 le aliquote d’imposta sono pari al 27,50% per quanto riguarda l’Ires e al 3,90% per quanto concerne l’Irap (seppure con basi imponibili diverse), per un carico fiscale complessivo “teorico” sul reddito prodotto pari al 31,40%. Anche se, per le cosiddette imprese virtuose in Fvg, l’aliquota Irap scende di quasi un punto percentuale, il sistema fiscale a cui sono sottoposte le società di capitali in Italia si presenta meno attraente rispetto a quello dei Paesi confinanti. Infatti, pur non arrivando ai livelli della Repubblica d’Irlanda, dove l’aliquota d’imposta è del 12,5%, in Austria l’aliquota sul reddito prodotto dalle persone giuridiche è del 25% e in Slovenia è del 20%».

A questi dati si aggiunge, quello già evidenziato qualche tempo fa sulle colonne di questo giornale: ovvero che il costo orario del lavoro in Slovenia è inferiore mediamente del 40% rispetto all’Italia. Che fare? Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha incontrato il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova. Gherghetta ha concentrato il suo intervento proprio sulla fiscalità di svantaggio che vive il nostro territorio rispetto alla vicina Slovenia, spiegando che già nel 2011 lui aveva sensibilizzato la Commissione europea sulla differenza tra la pressione tributaria in Slovenia (inferiore del 30% rispetto all’Italia) e del costo del lavoro (anch’esso inferiore del 30% in Slovenia). La risposta della Commissione europea, ha spiegato Gherghetta, nel 2011 «fu piuttosto deludente e non vennero trovate soluzioni». Gherghetta ha sottolineato che se ora l’Europa sta puntando su una crescita economica, si rende più che mai indispensabile un’armonizzazione dei regimi fiscali e del costo del lavoro di tutti i Paesi della Ue.

(fra.fa.)

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