L’ombra dell’amianto sulla morte di “Giga”
Livio Glavich storica firma della “Cantada” colpito da un malore improvviso. Disposta l’autopsia

Lutto nel mondo della cultura bisiaca e choc per tutta la famiglia che si è completamente chiusa nel dolore. È scomparso, infatti, sabato sera Livio Glavich, nato a Monfalcone 77 anni fa, noto studioso della Bisiacaria, molto conosciuto nel territorio soprattutto per la sua carica di dinamismo e la gradevole ironia che condiva le sue numerose pubblicazioni dialettali. Un malore, l’arrivo nel pronto soccorso dell’Ospedale di Monfalcone, l’immediato aggravamento e la morte. Non è ancora stata stabilita la data del funerale perché verrà effettuata l’autopsia sul corpo. C’è il sospetto di asbestosi da parte della famiglia. Da qualche anno, infatti, era sofferente di una difficile malattia polmonare che sembrava aver superato dopo la cura, tant’è vero che era tornato in forma come nel passato. Invece è successo l’imprevedibile.
Ieri, la notizia del decessosi era già diffusa: in molti si sono stretti attorno al dolore della famiglia. La moglie Mirella, i figli Luca e Michela e i tre nipotini Emma, Irene e Riccardo. Livio Glavich era molto noto nel territorio soprattutto per le sue numerose divulgazioni dialettali. Scriveva poesie, canzoni, aneddoti, barzellette, attualità e inchieste del passato. Di recente ha scritto anche qualche atto unico esibito durante la presentazione della “Sagra de le ràze” a Staranzano. Aveva ricevuto dal Comune anche il “Sigillo Terentiano”. Negli ultimi due anni, inoltre, per la sua verve ironica, aveva scritto il celebre “Testament” che viene letto in piazza della Repubblica da Sior Anzoleto Postier, in occasione del Carnevale Monfalconese. Inoltre è stato un collaboratore storico della “Cantada”, la tradizionale rivista della Pro loco di Monfalcone che esce sempre una settimana prima del Carnevale. In tutti i suoi interventi scritti si firmava con lo pseudonimo “Al Giga”, appellativo che voleva indicare appunto la sua altezza. Sulla “Cantada” aveva un appuntamento fisso per Staranzano dal titolo “Col me amico Bobular” e uno a tema variabile. Sulla rivista del 2015 aveva dedicato una pagina intera sulla storia delle “Terme Romane”. Così Giancarlo Blasini, presidente del Consorzio delle Pro loco Isontino-Giuliane : «Abbiamo perso una colonna storica, una brava persona, simpatica capace e collaborativa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori