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Settimana cruciale, quella che inizia oggi, per il futuro del comparto industriale cittadino. E se già stamane è in programma un’assemblea dei lavoratori dell’Alcatel Lucent, la giornata più intensa sarà quella di domani, quando, nella sede della giunta regionale, la presidente Serracchiani ha convocato due tavoli: in mattinata quello sulla Ferriera e nel primo pomeriggio quello sullo stabilimento Alcatel.

Diverse le questioni aperte su entrambi i fronti. Sul futuro della Ferriera, dove si attendono cambiamenti sia nella governance sia nel management di Siderurgica Triestina (gruppo Arvedi), il tema più caldo riguarda la mancata riassunzione, come sostengono i sindacati, di tutti i 415 ex dipendenti della Lucchini, riassunzione stabilita dagli accordi.

Nel corso della riunione si farà anche il punto sugli interventi programmati da Arvedi, di cui l’installazione di un laminatoio costituisce il “pezzo forte”. Proprio nei giorni scorsi una buona parte delle componenti del nuovo impianto è stata sbarcata allo stabilimento di Servola. Una seconda nave, che trasporterà le parti rimanenti, è attesa a fine mese.

Preoccupazioni sul fronte occupazionale anche fra il personale del sito produttivo Alcatel Lucent, per il quale il gruppo francese sta trattando la vendita alla multinazionale americana Flextronics. Stamane, come detto, si terrà una nuova assemblea nella quale i lavoratori affronteranno la questione del blocco delle merci in uscita, presidio che gli stessi dipendenti stanno attuando (24 ore al giorno) da quasi due settimane. Domani pomeriggio, al tavolo convocato dalla governatrice Serracchiani, al centro della discussione ci sarà il futuro occupazionale dei circa 800 dipendenti. Alla riunione è prevista la partecipazione, tra gli altri, dell’ad di Alcatel Italia, Roberto Loiola, e del vicepresidente di Flextronics Eric Sislian.

(gi.pa.)

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