"L'esercito marciava...", sul maxi schermo l’epopea di un secolo fa
Domenica sera spettacolo commemorativo con musica, brani d’autore, poesie per rievocare il dramma che affratellò gli italiani

L’ingresso in piazza dell’Unità d’Italia quale ultima frazionista della maxi staffetta “L’Esercito marciava...” con in mano il testimone con il Tricolore del ministro Roberta Pinotti segnerà, domenica sera alle 19.30 circa, il clou della due-giorni rievocativa del Centenario “italiano” della Grande Guerra.
Le falcate dell’atletica genovese titolare della Difesa, che dovrebbe iniziare la sua corsa a Barcola, saranno accompagnate da quelle dei fanti piumati della Fanfara dei bersaglieri. Giunta in piazza accolta dalle massime autorità militari nazionali, Pinotti consegnerà a un bambino, simbolo delle nuove generazioni, il Tricolore parte del testimone della staffetta. Insieme procederanno ai Pili, dove avverrà l’Alzabandiera solenne, con l’Inno di Mameli accompagnato dalle note della Banda dei Granatieri di Sardegna.
Alle 20.30 inizierà, proietatto sul maxischermo allestito nella piazza, inizierà uno spettacolo storico-recitativo multimediale di due ore, con brani musicali, lettura di testimonianze dell'epoca di chi visse quei giorni su opposti schieramenti, i ricordi di un bambino di allora così come quelli di Alice Schalek, giornalista austriaca e prima donna corrispondente di guerra. In scaletta anche la recita di poesie, tra le quali la commovente "San Martino del Carso" di Giuseppe Ungaretti, egli stesso arruolato nel Regio Esercito. La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite dell'Esercito Italiano e la location sarà arricchita da reperti storici e museali. Nel corso della rievocazione saranno proiettati anche video a tema e messaggi di saluto dagli Stati Uniti. Da lì, infatti, allo scoppiare del conflitto, rispondendo ai bandi ufficiali dell’Ambasciata d’Italia, migliaia di emigrati italiani si presentarono ai centri di arruolamento per il sevizio obbligatorio e furono inviati, spesso in condizioni misere Oltreoceano e in Italia e sui vari fronti, tra i quali il Carso. Tra i protagonisti della serata, oltre alle quattro bande della Forza armata in precedenza impegnate dalle 10 alle 18 in brevi esibizioni itineranti in varie location cittadine, anche il Coro dell’Associazione nazionale alpini con le sue melodie. Tra queste “Ta pum”, della quale verrà spiegato il significato, “Nella valle c’è un cimitero...”.
Un altro momento di commozione sarà la lettura, con sottofondo del “Silenzio” con coro muto, del diario di guerra del capitano Arnaldo Berni, uno dei tanti reduci della Grande Guerra. Non mancheranno due “punti fermi” dell’agiografia legata a quella epoca e a quei temi: “La Canzone del Piave” e “La Campana di San Giusto”. Interventi delle autorità sono previsti alla fine della serata, che chiuderà una giornata intensissima.
Alle 10 sarà aperto il Villaggio Esercito sulle Rive, tra Molo Audace e Scalinata del Re, con mostra di mezzi e dotazioni, parete di roccia, percorso military fitness e veicoli militari d’epoca. Faranno da contorno un elicottero d'attacco Mangusta del 5° Reggimento Rigel dell'Aviazione dell'Esercito e un binomio cavaliere-cavallo del “Piemonte Cavalleria”. Alle 10.30 sarà inaugurata al palazzo della Regione Fvg la mostra storica, alle 11 (e poi alle 17) sarà la volta di uno sbarco dei Lagunari con il 3° Genio, alle 12 (e alle 19) previsti lanci di paracadutisti della Brigata Folgore mentre alle 17.30 aerei storici sorvoleranno l’area della manifestazione. Parte del programma sarà lo stesso di quello della giornata precedente: una due-giorni tra storia, ricordo e spettacolo. La solennità sarà sottolineata anche, alle 15, dal minuto di silenzio nazionale stabilito dalla Presidenza del Consiglio.
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