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Pola, due progetti europei per ambiente e minoranza

La città dell’Arena parteciperà a Put up Istria per la riqualificazione delle aree costiere e dell’entroterra

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POLA. La città dell'Arena diventata partner del progetto Put up Istria finalizzato allo scambio di conoscenze ed esperienze nei settori della pianificazione del territorio e della tutela dell'ambiente. Per il direttore dell'Amministrazione regionale Valerio Drandi„, con l'intesa siglata nel Palazzo municipale vengono gettate basi comuni e solide per costruire nuove opportunità per tutta l'Istria, indipendentemente da quale parte del confine si trovi.

A firmare il documento sono stati i rappresentanti dell'Istituto per la pianificazione del territorio della Regione Istriana, del Centro regionale di sviluppo di Capodistria, della Facoltà di Architettura dell'Ateneo di Lubiana, delle Città di Pola e Pinguente e del Comune di Capodistria. Come spiegato ai giornalisti, il progetto Put up Istria vuole dare un impulso allo sviluppo e alla riqualificazione delle aree costiere e dell'entroterra istriano con particolare riferimento alla gestione sostenibile delle risorse naturali. Più specificatamente, il traguardo è l'elaborazione di una visione comune di sviluppo della penisola, per il suo territorio in Slovenia e quello in Croazia. In questo senso particolare attenzione verrà rivolta al turismo, ai trasporti, ai collegamenti di ogni genere, all'agricoltura e ovviamente all'ambiente.

Come sottolineato da Ingrid Paljar, direttrice dell'Istituto regionale istriano per la pianificazione del territorio, il punto dal quale partire sono i piani urbanistici attualmente in vigore. Un gruppo di esperti composto da rappresentanti dei partner nel progetto proporrà nuovi modelli di crescita per la penisola, eliminerà o ridurrà ai minimi termini gli eventuali ostacoli o contrattempi legati alla presenza dei confini e ridefinirà l'identità istriana per cosi dire aggiornata. Il valore del progetto è di 680.000 euro di cui l’85% viene erogato a fondo perduto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il rimanente 15% andrà a carico dei partner coinvolti.

Nel progetto da attuarsi entro i prossimi 15 mesi, la Città di Pola si impegna a elaborare un programma per la riqualifica e valorizzazione del settore nord del porto cittadino un tempo in mano all'Armata jugoslava e ora del tutto trascurato. Da dire infine Pola ha aderito anche al progetto SAMPLE (Strengthening the Administration for Minority People Leads to Equality) inteso a rafforzare l’attività nella sfera dei diritti minoritari in una realtà amministrativa. Come spiegato dal vice sindaco italiano Fabrizio Radin, Pola è per statuto una città bilingue nella quale le lingue croata e italiana sono paritetiche. Pertanto ogni dipendente dell’amministrazione pubblica dovrebbe conoscere la lingua italiana. Però non è cosi. Con i 20 mila euro ricevuti da Bruxelles si dovranno organizzare dei corsi di italiano della durata di 70 ore per 24 dipendenti scelti tra quelli maggiormente a contatto con le parti. (p.r.)

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