Dipendenti comunali a lezione anti-omofobia
Giornata di formazione per il personale del Municipio a contatto con il pubblico. Forza Italia attacca: «Iniziativa ideologica». Martini: «Importante sensibilizzare»

Dipendenti comunali a lezione di omofobia e transfobia. Una giornata organizzata della giunta Cosolini con l’intenzione di “contrastare la politica del disgusto”. Così si legge nella locandina del corso programmato dal municipio per lunedì prossimo all’auditorium del Museo Revoltella in collaborazione con Arcigay Associazione Lgbt italiane e Arcigay Arcobaleno Trieste-Gorizia.
La formazione
Circostanza che non è passata inosservata ad alcuni esponenti del centrodestra, un fronte che nelle scorse settimane non aveva mancato di manifestare pesanti critiche sul “Gioco del rispetto” rivolto ai bambini. A suscitare dubbi, stavolta, è un’attività di “prevenzione” che si svolgerà nell’arco di un’intera mattinata. Un centinaio i partecipanti, selezionati tra chi ha a che fare direttamente con i cittadini: il personale dei centri civici (gli uffici quindi resteranno chiusi), gli impiegati dell’Area sociale, la Polizia municipale e un gruppo di referenti per i progetti anti-discriminazione individuati dai dirigenti all’interno dei servizi comunali.
Il programma
«È da loro – spiega la vicesindaco Fabiana Martini – che è emersa la proposta di una formazione specifica, assolutamente in linea con le scelte di questa giunta per quanto riguarda i diritti». La mattinata inizierà con i saluti di Martini e proseguirà con un paio di approfondimenti. “Comprendere l’orientamento sessuale e l’identità di genere”, è il primo argomento affidato a Margherita Bottino, psicoterapeuta responsabile dell’Area adolescenti e ricerca scientifica dell’Istituto Gestalt di Trieste. Si continua con l’intervento di Patrizia Fiore, avvocato di Udine, su “I diritti negati alle persone Lgbt e i riconoscimenti della giurisprudenza”. Un evento a cui l’amministrazione comunale tiene molto, stando al giro di mail partito all’interno degli uffici. L’iniziativa mira a favorire «l’inclusione sociale e il superamento di ogni forma di discriminazione di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuati», si precisa nel testo recapitato al personale, in cui, peraltro, non si manca di evidenziare «l’obbligatorietà» della partecipazione. «Eventuali assenze – viene rimarcato – devono essere giustificate».
Fi all’attacco
Passaggi, questi, che non sono piaciuti ai consiglieri circoscrizionali di Forza Italia, Roberto Dubs e Alberto Polacco: «Apprendiamo con stupore che il Comune ritiene che uno dei principali problemi che riguarda l’amministrazione sia quello relativo alle diversità di orientamento sessuale sul quale formare i propri dipendenti», osservano i due. «Non abbiamo nulla contro i vari orientamenti sessuali ma riteniamo opportuno porre alcuni quesiti alla giunta Cosolini: quanto spende di soldi pubblici il Comune per organizzare questo corso formativo? Come mai verranno obbligati a partecipare?», incalzano ancora Dubs e Polacco.
«In che modo influirà sui servizi ai cittadini l’assenza dal posto di lavoro, per partecipare al corso, sia dei dipendenti comunali che degli agenti?», chiedono poi i due forzisti. E, ancora, «con quali procedure valutative è stato scelto l’Arcigay come partner dell’evento? Con quali criteri sono stati scelti i docenti che terranno il corso e quanto percepiranno come compenso?». Quindi, dal momento che l’evento si svolgerà in piena giornata lavorativa, «non era meglio impiegare l’occasione di formazione per temi di maggiore interesse per i servizi al cittadino come la telematizzazione delle procedure amministrative o l’organizzazione degli uffici per snellire le procedure?».
Per i due consiglieri è evidente che «dietro al paravento dell’incontro di formazione si cela la solita cortina fumogena intrisa di ideologia che la giunta Cosolini e il Pd locale portano avanti anche nei confronti dei dipendenti».
La replica
Ma la vicesindaco, di fronte alle esternazioni di Dubs e Polacco, non si scompone. «Non c’è nessun costo per il Comune, i relatori intervengono a titolo gratuito», ribatte Fabiana Martini. «Non è il primo corso di formazione che l’amministrazione promuove sul tema, perché riteniamo che sia importante sensibilizzare sulla necessità di assumere atteggiamenti non discriminatori nei confronti delle persone con un diverso orientamento sessuale. È il terzo anno che si fa – puntualizza l’esponente della giunta Cosolini – in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia del 17 maggio. L’anno scorso l’iniziativa era rivolta a dirigenti, quest’anno invece ai dipendenti che hanno a che fare col pubblico».
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