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Premi alla solidarietà nel segno dell’Ospizio

Ci sarà anche la presidente della Regione Debora Serracchiani, domenica mattina a Grado, all’edizione 2015 del Premio regionale solidarietà, organizzato dalla Consulta dei disabili, con la...

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Ci sarà anche la presidente della Regione Debora Serracchiani, domenica mattina a Grado, all’edizione 2015 del Premio regionale solidarietà, organizzato dalla Consulta dei disabili, con la collaborazione del Centro servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia, il sostegno della Fondazione Carigo e il patrocinio di Regione, Provincia di Gorizia e Comune di Grado. L’appuntamento inizierà alle 10.30 al palazzo dei congressi di viale Italia e vedrà l’Ospizio Marino di Grado al centro delle celebrazioni, con la premiazione delle realtà che hanno permesso di ridargli un futuro. «Abbiamo voluto riconoscere lo sforzo di tutti coloro che si sono impegnati per la riapertura dell’Ospizio – spiega il presidente della Consulta di Gorizia Mario Brancati -, che per cinque anni è rimasto chiuso privando i disabili dell’Isontino delle cure necessarie a migliorare la qualità della loro vita». L’Ospizio Marino riaprirà nel 2016, dopo i lavori di adeguamento per 1,5 milioni di euro, che permetteranno anche di collocare nella struttura 20 posti letto di Rsa (quelli totali saranno un’ottantina), e di creare stanze doppie con servizi in camera. A Grado saranno premiate anche le realtà di tutta la regione, ma per l’Isontino l’attenzione sarà su coloro che hanno reso possibile il recupero dell’Ospizio. Targhe andranno al presidente regionale di Confcooperative (e della cooperativa Grado Riabilita) Franco Bosio, agli omologhi Andrea Della Rovere di Universiis Udine, Patrizia Fantin di Prodes Cielo Azzurro di Fagagna e Paolo Mansutti di Friuli Clean di Udine. Saranno premiati, oltre agli enti pubblici, Ervino Nanut (presidente di Confcooperative Gorizia), monsignor Armando Zorzin (parroco di Grado), Giovanni Sansone (presidente del Tribunale di Gorizia) ed Enrico Guglielmucci (commissario liquidatore). Marco Bisiach

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