Tutti al mare, ma solo al Sud: in Fvg l’estate può attendere
L’ondata di caldo anomalo in arrivo non oltrepasserà la linea del Po. Osmer: temperature primaverili e nubi domani pomeriggio a partire dalla Carnia

TRIESTE. Chiamatelo un anticipo d’estate, sta di fatto che sull’Italia si sta per abbattere un’ondata di caldo anomalo che nelle prossime ore dividerà in due lo Stivale. Le regioni meridionali infatti stanno per essere investite dall’anticiclone nord-africano, che porterà un caldo sahariano su tutto il Sud della penisola. Le temperature saliranno rapidamente oltre i trenta gradi, toccando picchi di 37-38 gradi in Sicilia e in Sardegna. La risalita di aria africana raggiungerà le regioni centrali nelle prossime ore, ma non oltrepasserà la linea del Po. Farà caldo anche in quota, in particolare sugli Appennini, dove si potranno toccare i 26-28 gradi anche a 1000 metri. «Sulle regioni centro-meridionali – spiega il previsore dell’Osmer Fvg Marcellino Salvador – si potrebbero registrare temperature da record, almeno per quanto riguarda il mese di maggio. L’ondata di calore durerà fino a domani sera, quando la spinta dell’anticiclone dovrebbe affievolirsi». Questo è quanto dicono i modelli matematici, ai quali i previsori fanno riferimento per simulare l’evoluzione del meteo.
Il meteo in regione In Friuli Venezia Giulia, come nel resto del Nord Italia, potremo ancora godere delle piacevoli temperature primaverili, assolutamente in linea con il periodo. Splenderà il sole e la colonnina di mercurio non supererà i 22-23 gradi. Si noterà un maggiore aumento delle temperature in quota, a causa dell’arrivo delle correnti più calde. «Gli effetti al suolo dell’anticiclone però saranno modesti – assicura Salvador - perché il grande caldo verrà contrastato dalla temperatura del mare che risulta ancora piuttosto bassa e dalla comparsa delle brezze marine cariche di umidità».
A Trieste, attualmente, l’acqua del golfo non supera i 16 gradi, contribuendo a bilanciare il riscaldamento prodotto dall’ondata di calore sahariano.
Niente bagni anticipati, quindi, anche perché i primi temporali stagionali si stanno già dirigendo sulla regione. Già dal pomeriggio di domani infatti si registreranno sul Friuli Venezia Giulia i primi acquazzoni, a partire dalla Carnia, mentre sulla costa soffierà vento moderato da sud o sud-ovest. Dalla serata i rovesci si sposteranno in pianura e sulla fascia costiera. Nella giornata di giovedì, invece, la Bora farà la sua comparsa sulla costa, spazzando via gli ultimi residui nuvolosi. Per avere un assaggio della stagione estiva si dovrà attendere ancora un po’ di tempo, «anche se all’inizio della prossima settimana seguiremo con attenzione un’ondata anticiclonica, che dalla Spagna potrebbe ripiegare anche sul Nord Italia».
«Nessuna previsione metereologica seria si può spingere oltre i sette-dieci giorni – avverte il previsore dell’Osmer Fvg - . I siti commerciali si avventurano in previsioni a lungo termine, per rispondere all’ansia della gente che vuole avere sempre il controllo della situazione».
Previsioni per l’estate Non si possono azzardare previsioni meteo per la stagione che è alle porte. Chi lo fa, a sentire gli esperti metereologici, si avventura su un terreno che appartiene forse più alla stregoneria. «Possiamo ipotizzare – afferma Salvador – che quest’estate sarà migliore di quella precedente. Si tratta di un giudizio che non ha alcun fondamento scientifico, ma che si basa più su un calcolo delle probabilità».
Le statistiche Negli ultimi venti-trent’anni le estati sono state mediamente più calde di quelle degli ultimi sessanta-settanta anni. Solo nel 2005 e nel 2014 i mesi estivi sono stati più freddi della norma, quindi è consentito essere ottimisti per l’evoluzione meteo dei prossimi mesi. «Negli ultimi cento anni – continua Salvador – la temperatura media in Friuli Venezia Giulia è aumentata di un grado, contro gli 0,8 gradi in più registrati a livello mondiale. Ciò è dovuto al riscaldamento globale, che ha comportato in 150 anni un aumento del livello del mare di oltre venti centimetri. La maggior frequenza con cui si presenta l’acqua alta a Venezia ne è la prova».
Se guardiamo ai dati storici che riguardano il mese di maggio, invece, anche in regione non sono rare le ondate di calore. Nel 2005 e nel 2009, a Udine, il termometro ha segnato i 33 gradi, mentre a Trieste i 32 gradi sono stati sfiorati nel 2009 e nel 2011.
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