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Rilancio del Porto Vecchio Pressing sul governo

L'area del Porto Vecchio di Trieste potrebbe rientrare all'interno di progetti strategici di interesse nazionale e internazionale. E' quanto emerso nel corso dell'incontro, ieri a Roma, tra la...

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L'area del Porto Vecchio di Trieste potrebbe rientrare all'interno di progetti strategici di interesse nazionale e internazionale. E' quanto emerso nel corso dell'incontro, ieri a Roma, tra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il sindaco Roberto Cosolini con i ministri dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini e delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.

Serracchiani e Cosolini hanno consegnato ai due rappresentanti dell'Esecutivo Renzi un “dossier” sull'area del Porto vecchio: un documento che, oltre a proseguire l'opera di sensibilizzazione del Governo sulla questione, già avviata nelle scorse settimane - come si legge in una nota della Regione - va anche nella direzione di consentire una presa di coscienza più approfondita delle dimensioni e delle caratteristiche dell'area da parte del Governo, oltre a essere propedeutico allo studio dell'Accordo di programma pubblico-privato ipotizzato nel colloquio dello scorso aprile con lo stesso ministro Franceschini.

«E' stato impostato un lavoro con il Governo che proseguirà con intensità nei prossimi mesi» hanno commentato Cosolini e Serracchiani, con quest'ultima che ha precisato: «I ministri hanno espresso la valutazione che l'area potrebbe essere presa in considerazione tra i progetti strategici: c'è un interesse effettivo in quanto l'area è oggettivamente rilevante dal punto di vista della riqualificazione urbana, della possibilità di farne un trampolino di rilancio per la città e la regione, anche dal punto di vista dell'interesse che l'investimento può suscitare in altri Paesi».

Dunque un altro passo per il rilancio del Porto vecchio, iniziato con l'emendamento del senatore Pd Francesco Russo che ha dato il via al processo di sdemanializzazione dell'area e proseguito con il documento di intesa siglato la scorsa settimana che è andato a tratteggiare nel dettaglio la mappa dello scalo, definendo al millimetro le pertinenze (magazzini, aree e fasce costiere) sia del Comune che dell'Autorità Portuale.

Nel corso del colloquio è emerso che vi potrebbe essere una Cassa Depositi e Prestiti tra i soggetti cui ricorrere per la stesura di uno studio sugli aspetti economici della riqualificazione del Porto vecchio.

«C'è grossa soddisfazione per l'attenzione e l'interesse che entrambi i ministri hanno dimostrato nei confronti di questo progetto che è stato peraltro accompagnato da una documentazione puntigliosa ed adeguata e dunque ci sono tutte le premesse per un ottimo lavoro di squadra» ha aggiunto il sindaco Cosolini: «E' stata colta la grande scala di questo progetto che fa sì che nella sfida del riuso del Porto vecchio adesso ci sia un partner importante come il Governo, che ha inquadrato correttamente questa opportunità come una vera e propria occasione economica di rango nazionale».

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