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Il messaggio dell'arcivescovo: "Aiutiamo i poveri"

Redaelli ha voluto ricordare le fasce più deboli nell'omelia della messa pasquale celebrata in duomo

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Monsignor Redaelli in una foto d'archivio 

Attenzione ai poveri. Attenzione alle fasce deboli della società. Ecco il messaggio dell’arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli, durante l’omelia della messa pasquale celebrata oggi in Duomo.

Queste le sue parole: "Il Vangelo ha un’incredibile forza umanizzante che rende appunto più umana la società. Questa è la testimonianza, il martirio, che vien chiesto ai cristiani, in particolare ai fedeli laici, chiamati lì dove sono a essere lievito, a essere sale, a essere luce. Come? Sono convinto che ciascuno di voi, se ci pensa un momento, lo sa bene: con un sorriso, con un’attenzione verso gli altri in particolare i poveri, facendo bene il proprio dovere, cercando rapporti costruttivi, sforzandosi di vivere l’onestà e la fedeltà lì dove ci si trova, sostenendo le responsabilità assunte come un servizio, ecc. Noi siamo martiri, noi siamo testimoni del Risorto, nutrendoci della sua Parola e vivendo secondo il Vangelo: che ciò sia vero per ciascuno di noi. E’ il mio augurio di Pasqua".                   

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