«Il Tribunale resta con 7 giudici Inevitabile un rallentamento»
L’allarme del presidente del Palazzo di Giustizia Giovanni Sansone: «Non si fanno le nozze con i fichi secchi. Prevedo ritardi e disagi. Avevamo appena recuperato...»

«Non possiamo fare le nozze con i fichi secchi». Oppure: «È come se la Fincantieri sapesse di poter avere a disposizione un certo numero di operai per costruire una nave e, a metà dell’opera, si ritrovasse con le maestranze dimezzate».
Le frasi, o meglio le similitudini, rendono bene l’idea della situazione “giudiziaria” di Gorizia. A formularle è Giovanni Sansone, presidente del Tribunale. Che ricorda come, a breve, rimarranno a lavorare sette magistrati su una pianta organica di 10. Un numero bassissimo e che rischia di compromettere l’ottimo lavoro di recupero svolto in questi ultimi mesi.
«Facciamo un po’ di conti. In questo momento - spiega Sansone - ci sono 9 magistrati. Fra un paio di mesi, ne rimarranno sette. Che dire? I goriziani devono sapere che se ci saranno ritardi, disagi o problemi, non è che siamo diventati improvvisamente cialtroni o scansafatiche. Semplicemente, la causa sono le carenze d’organico che sono e continueranno ad essere, palesi, palpabili, sotto gli occhi di tutti». Sansone non è catastrofista, non vuole parlare di rischio-paralisi per il Tribunale «ma è chiaro che problemi ci saranno. Inoltre, quello che fa ancora più male è che siamo appena riusciti a smaltire i carichi pendenti: da 2.200 cause siamo passati a 1.600. Tutto lavoro che rischia di essere inficiato dal dimagrimento degli organici».
E a confermare che la situazione stava lentamente migliorando, lo evidenziano le statistiche. Il palazzo di giustizia isontino si colloca al 46mo posto in Italia, su 139, nella speciale classificata stilata dal Ministero di giustizia e riferita ai processi pendenti da oltre tre anni. Al 31 dicembre dello scorso anno erano 452 le cause giacenti da oltre tre anni con un percentuale del 16,9%. Se la posizione di Gorizia è buona rispetto alla media nazionale (27,9%), è ultima in regione dietro a Trieste che si piazza al secondo posto pari al 4,6% (180 su 3.890 pendenti). Il tribunale di Udine è ottavo (6,5% con 359 su 5.483) e Pordenone diciassettesimo (9,3%; 324 su 3.501).
Su questi numeri si innestano quelli forniti da Silvano Gaggioli, presidente dell’Ordine degli avvocati, da sempre osservatore attento delle dinamiche del palazzzo di giustizia isontino. «È chiaro che i processi verranno suddivisi fra i magistrati che rimangono - denuncia Gaggioli -. E il carico di lavoro pro capite, a Gorizia, è già oggi superiore a quello che si registra a Udine, piuttosto che a Trieste, per finire con Pordenone. E quest’appesantimento di lavoro avrà come effetto la dilatazione dei tempi. Con nove magistrati operanti si verrà a creare un forte arretrato che si aggiunge al lavoro ancora da smaltire».
Gaggioli fornisce anche un altro numero. «La percentuale di “scopertura” del personale al tribunale di Gorizia è del 35% fra il personale amministrativo. Anche in Procura la situazione non è migliore perché la carenza d’organico è del 25 per cento».
Con sette magistrati operanti si verrà a creare un forte arretrato che si aggiunge al lavoro ancora da smaltire. Altri numeri: nel rapporto giudice togato/abitanti Pordenone è al 132mo posto con un 1/21.473. La migliore tra le quattro provincie per rapporto giudice/abitanti è Trieste (1/9.304; 28mo posto), seguita da Gorizia (1/12.740; 62ma); Udine (1/14.822) e all’89mo posto. Complessivamente Trieste è giudicato un tribunale medio- piccolo per dimensione di ufficio rispetto al bacino di utenza e conta 10 giudici onorari; Gorizia è piccolo e con 4 giudici onorari; Pordenone è medio (9) e Udine grande (12).
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