In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Camera di commercio, dimezzato il restauro del palazzo ex Dreher

Meno risorse con il taglio sui diritti camerali, l’ente rinuncia alla ristrutturazione internae si limita alle facciate: spesa giù da 4,5 milioni a 2. Paoletti: cedere il palazzo? Tutto può essere

2 minuti di lettura
Il palazzo ex Dreher: ne saranno ristrutturati per il momento soltanto gli esterni 

Di necessità virtù. Chiamatelo effetto spending review, o più semplicemente mero calcolo matematico fatto di entrate e di conseguenti uscite. Come in un qualsiasi bilancio familiare. In questo caso però la famiglia in questione, decisamente allargata, è quella che fa capo alla Camera di commercio. E, nello specifico, al progetto di riqualificazione e restauro conservativo previsto nello storico palazzo della Borsa Vecchia di via San Nicolò, meglio conosciuto come “ex Dreher”, che sorge a fianco del quartier generale dell'ente camerale. Ebbene, il taglio progressivo del diritto camerale imposto per decreto dal governo, che per quest'anno ammonta al 35% ma nell'arco di tre anni arriverà a toccare il 50%, porterà giocoforza una sforbiciata consistente all'intervento in programma. La definizione che viene usata dai vertici camerali è «riparametrazione», con inevitabile «adeguamento del piano di investimento». Traduzione: a fronte di un calo nelle entrate che per quest'anno ammonterà a 1,2 milioni di euro, ma che sarà più marcato negli anni prossimi, ci sarà un deciso cambio di rotta nell'intervento.

L'impresa incaricata dell'opera andrà così a eseguire solo i lavori esterni della struttura: dal tetto alle facciate passando per infissi e intonaci. Gli interventi agli spazi interni, destinati a ospitare in futuro attività commerciali al piano terra, abitazioni e uffici a quelli superiori, sono invece congelati. Rinviati a data da destinarsi, con conseguente dimezzamento del costo dell'intervento: non più i 4,5 milioni che erano già stati messi in preventivo dall'ente camerale, ma poco più di 2 milioni in tutto. I lavori partiranno a breve e che si concluderanno nell'arco di una decina di mesi, alla fine del 2015. «Non c'era altra scelta» - spiega Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio -. «È una semplice questione di numeri: la riduzione progressiva del diritto annuale dovuto alle Camere di commercio a carico delle imprese ci costringe a rivedere l'intervento. Priorità dunque alla parte esterna dell'edificio che si presenta in condizioni precarie e dunque attenzione in primis alla sicurezza. Poi si vedrà. Se dovessero subentrare delle novità o degli interessi diversi, si potrà sempre decidere di rivedere le strategie».

E a proposito di strategie, più o meno annunciate, in una delibera d'indirizzo dello scorso giugno, approvata dalla giunta camerale all'unanimità dei presenti, l'ente si dichiarava disposto a privarsi di un paio di gioielli del proprio patrimonio immobiliare, pur di incrementare il tesoretto che andrebbe a finanziare il Parco del mare. Tra questi, lo stesso palazzo della Borsa Vecchia. «Tutto può essere. Mai dire mai» chiosa sibillino Paoletti. Quel che è certo è che un altro pezzo del patrimonio immobiliare dell'ente camerale, il residence Le Terrazze di via Filzi, è a tutti gli effetti in vendita. Dopo un'accurata perizia asseverata, si è arrivati a una valutazione ufficiale dell'immobile da parte dell'ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate che ne fissa il valore alla cifra di 4,5 milioni, comprensiva di una decina di posti auto. E sempre a proposito di immobili, è destinato a slittare di qualche mese il trasloco degli uffici della Confcommercio Trieste dall'attuale sede di via San Nicolò 7 alla nuova casa di via Mazzini 22, in origine previsto a marzo. Se ne riparlerà a giugno perché la società locataria dell'immobile, Fvg Strade, ha chiesto qualche settimana di tempo prima di trasferirsi a Cervignano del Friuli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori