«In Porto non c’è spazio per il rigassificatore»
D’Agostino: concordi tutti gli enti locali, redigeremo insieme un documento di risposta. Serracchiani: e non va dimenticata la contrarietà della Slovenia

«È chiaro che il rigassificatore di Zaule è incompatibile già con le attuali strutture portuali. A maggior ragione lo sarà con lo sviluppo di opere e di traffici previsto con il nuovo Piano regolatore». Non ha tentennamenti Zeno d’Agostino, neocommissario dell’Authority, nello schierarsi contro l’impianto progettato da Gas Natural e nel voler ora fare fronte comune assieme a tutte le amministrazioni territoriali per replicare all’informativa con cui al contrario il Governo e per la precisione la Commissione tecnica di verifica Via-Vas certifica che le sue conclusioni «non evidenziano aspetti di incompatibilità ambientale tra il rigassificatore e le previsioni del proposto nuovo Piano regolatore portuale».
«Sono un tecnico e replicherò con le cifre perché la mia non è un’opposizione politica - spiega D’Agostino - ma siccome con tutte le istituzioni territoriali siamo d’accordo c’incontreremo nei prossimi giorni per stendere e poi presentare il documento di risposta. Perché il peggior errore che ora potremmo fare - conclude forse riferendosi a quanto accadeva con la gestione precedente dell’Authority - sarebbe procedere slegati, ognuno per conto proprio».

Il rigassificatore andrebbe a collocarsi molto vicino alla Siot dove il numero di petroliere, che nel 2014 ha superato quota 500, cresce di anno in anno. Ma sempre in quella zona stanno per cominciare i lavori della Piattaforma logistica, deve svilupparsi il Polo intermodale di Arvedi sulla banchina della Ferriera, dovrà nascere il Terminal traghetti progettato da Teseco nell’area dell’ex Aquila. Per non parlare di quanto lo stesso Piano regolatore renderà possibile: due lotti di allungamento del Molo Settimo, il Molo Ottavo che dovrebbe stagliarsi proprio dalla Piattaforma logistica oltre al tombamento dell’area compresa tra i Moli Quinto e Sesto. «Non è vero che era l’ipotesi del rigassificatore a bloccare il Piano regolatore fermo invece per altri motivi - conclude D’Agostino - tant’è che ora vorrebbero comunque calarci l’impianto dall’alto».
«La Regione si è espressa chiaramente sull’argomento - ha ribadito ieri la governatrice Debora Serracchiani - Il rigassificatore è assolutamente incompatibile con il porto di Trieste, con i flussi di traffico, con gli investimenti che si stanno facendo sullo scalo. Non dimentichiamo poi che c’è la contrarietà espressa dalla Repubblica di Slovenia, riguardo alla quale non credo si possa far finta di nulla». La Regione insomma, è posizione nota, non darà l’intesa all’Autorizzazione che dovrà essere emessa dal Ministero dello Sviluppo economico. Ma l’intesa, in base alle nuove leggi, potrebbe anche non essere vincolante. Così come potrebbe essere vera la voce secondo cui Gas Natural se l’Autorizzazione non verrà data procederà nella causa legale contro il Governo, mentre se l’otterrà la venderà a un’altra società che sarebbe interessata a subentrarle.

«La stessa procedura che il Governo sta seguendo è paradossale - commenta la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat - l’ex ministro Orlando, dopo la sospensione di Clini, aveva bloccato l’iter. Ora, come minimo si tratterebbe di incominciare da zero una nuova istruttoria riaprendo la Conferenza dei servizi. Chiaro che noi tutti ribadiamo la nostra contrarietà e affidiamo alla Regione l’incarico di farsi parte diligente di questa unanime opposizione cittadina presso il Governo».
«La baia di Zaule è un laghetto ed è impensabile che possano entrarvi navi gasiere soprattutto con la crescita dei traffici alla Siot e il nuovo terminal traghetti all’ex Aquila - afferma il sindaco Roberto Cosolini - restano totalmente valide le ragioni della nostra contrarietà già ripetutamente espressa. Forse tutto questo non è ben chiaro nel documento preparato dall’Autorità portuale. Lo verificheremo nei prossimi giorni preparando assieme a tutti gli enti la nuova opposizione».
«Sono preoccupatissimo e ho già avuto un incontro con la Presidente Serracchiani che mi ha ribadito la sua fortissima contrarietà al rigassificatore a Zaule», ha commentato il sindaco di Muggia Nerio Nesladek e ha aggiunto: «È un progetto inutile, pericoloso, inquinante e dannoso per la nostra economia e per il nostro porto. C'è bisogno di una forte e rinnovata unità tra le istituzioni e c'è bisogno ancora una volta che i cittadini si mobilitino. Un grande sforzo unitario è l'unica arma che può ricacciare indietro questo mostro».
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