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Carnevale, riciclato il carro che ha vinto la 131.a sfilata

L’amarezza della Compagnia di Staranzano: "San Stino ha comprato e assemblato pezzi già pronti"

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Il carro di Staranzano "Viva Mexico" (Foto Katia Bonaventura) 

«Quel carro non è originale e non merita la vittoria. È stato acquistato a pezzi e assemblato. La giuria prima di esprimere il voto, avrebbe dovuto conoscere questo particolare e tenerne conto. Comunque accettiamo il verdetto, non vogliamo innescare alcuna polemica, ma è giusto che la gente sappia queste cose, nei confronti anche delle associazioni che hanno lavorato sodo per tanti mesi».

C’è amarezza nelle parole di Bruno Cinello, presidente della Compagnia del Carro di Staranzano, vincitore a Monfalcone nelle ultime cinque edizione. Un “fulmine a ciel sereno” scoppiato all’indomani dell’allegra sfilata del 131° Carnevale Monfalconese, davanti a circa 20mila persone. Ha vinto San Stino di Livenza (provincia di Venezia) con il suo carro “Re e regine e il popolo danzante”, a quota 75 punti. Al secondo posto s’è classificato “Peter Pan e il futuro che non c'è” di Medeazza-San Giovanni di Duino, 72 punti, e al terzo “Viva Mexico” di Staranzano, 71 punti.

Il podio, dunque, in una manciata di voti. La giuria era composta dal presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, dal vicesindaco e assessore, Omar Greco, per il Comune di Monfalcone, da Ivan Portelli dell’Associazione Culturale Bisiaca, da Dario Bolzan della Pro loco di Romans d’Isonzo e da Mario Paronitti e Dario Sanson della Pro loco di Monfalcone. C’erano inoltre tre giurati mescolati tra la folla che ascoltavano anche i commenti della gente.

«Non volevamo vincere a tutti i costi la sfilata – ribadisce ancora il presidente Cinello – però nello stesso tempo non si può accettare di perdere in questo modo. Se avesse conquistato la prima posizione “Peter Pan” di Medeazza ovviamente andava bene, ma in questo modo è stato svilito il lavoro di tante persone che danno il massimo curando gli allestimenti nei minimi particolari. Comunque, nonostante tutto ci siamo divertiti e abbiamo fatto baldoria fino alle tre di notte. Abbiamo festeggiato nel capannone la “Banda del Quaiat” di Romans d’Isonzo, al primo posto nei gruppi con “I misteri dell’antico Egitto”».

Intanto la presidente della Pro loco di Monfalcone, Brunella Papa, ha espresso ieri grande soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione. «Siamo stanchi ma contenti – ha osservato - perché, nonostante la complessità del Carnevale e le poche risorse disponibili, tutto ha funzionato alla perfezione. Dalla lettura a mezzogiorno del testamento di Sior Anzoleto Postier (Orlando Manfrini) in compagnia dell’inseparabile Notaio Toio Gratariol (Giancarlo Blasini) e dalla sposa bisiaca Serena Markocic, fino al concerto live di Lorenzo Pilat e alla serata all’ex Albergo impiegati con il “Vilion de Carneval” e show di Burlesque con la conturbante Sweet Pepper».

Un ringraziamento particolare la Pro loco lo indirizza a chi ha garantito la sicurezza: le forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Polizia municipale) i radioamatori dell’Ari Monfalcone, la squadra comunale di Protezione civile, i volontari della Polizia in congedo e della Croce rossa (questi ultimi sono intervenuti per tre malori, ma niente di grave). Dopo la sfilata, è entrata subito in funzione la spazzatrice per ripulire la piazza e le strade.
 

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