PALMANOVA. I sindaci mantengono il patrocinio della manifestazione, ma la “Marcia del Don” verrà effettuata senza la componente coreografica costituita da figuranti e mezzi militari d'epoca. Salta anche la prevista conferenza storica che si sarebbe dovuta articolare al teatro “G. Modena” della Fortezza.Così l'Ana, organizzatore principe dell'imponente marcia di sabato prossimo per commemorare i caduti durante la campagna di Russia, intende stemperare le polemiche scaturite soprattutto da parte del Comitato antifascista della Bassa friulana.
Tanta amarezza manifestata dalle penne nere per la querelle fatta scaturire su una manifestazione che l'Ana aveva promosso con lo specifico intento di ricordare i caduti durante la tragica ritirata dell'Armir ed onorarne la memoria. «Quella di rinunciare alla componente rievocativa è stata una scelta dolorosa – ha dichiarato Stefano Padovan vice presidente dell'Ana di Palmanova durante un incontro nella città stellata che ha visto la partecipazione dei sindaci Martines e Tiussi e di Dino Spanghero dell' Anpi provinciale. Abbiamo organizzato questo evento animato esclusivamente dallo spirito alpino, sempre limpido nelle attività e nelle proposte che porta avanti. Il nostro scopo- ha ribadito- non era quello di rinvangare tempi e volontà che non ci appartengono, bensì di ricordare un evento bellico tragico che ha segnato tante persone, molte delle quali di quest'area geografica. Non intendiamo prestare il fianco a nessun tipo di strumentalizzazione- ha detto ancora Padovan- pertanto si è deciso di tagliare plotoni, divise e mezzi».
Ma se l'Ana ha palesato un certo rammarico per come si sono scvuluppate le polemiche dopo l'organizzazione della marcia che da San Giorgio arriverà a Palmanova, ben più determinato nelle sue esternazioni è stato il sindaco di Bagnaria Arsa Cristiano Tiussi. «Dobbiamo essere perfettamente consapevoli della realtà storica che ha portato a queste vicende- ha sottolineato Tiussi. Eventualmente obiezioni serie possono essere formulate dall'Anpi, non certo da qualche comitato. La polemica è sicuramente strumentale perchè chiaramente rivolta verso i sindaci di centro sinistra dei Comuni patrocinanti».
Alfredo Moretti
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