Comune, 228 assunzioni per i Servizi educativi
A gennaio la stabilizzazione risolve il caso esploso dopo la sentenza della Consulta

La conclusione di un percorso lungo e tormentato e di una vicenda che aveva messo a rischio la stessa gestione diretta dei servizi educativi del Comune. Gli assessori alle Risorse Umane Roberto Treu e all'Educazione Antonella Grim hanno annunciato ieri la conclusione positiva dell'iter di stabilizzazione del personale in forza all'area educativa. Sono 228 i lavoratori che da gennaio saranno assunti a tempo indeterminato: 94 negli asili nido, 51 nelle scuole materne e 43 nei ricreatori comunali, più 40 ausiliari (13 di categoria A e 27 di categoria B).
Il caso del personale dei servizi educativi era esploso dopo la sentenza della Corte costituzionale che di fatto aveva bloccato le assunzioni impedendo così il normale iter di stabilizzazione e costringendo il Comune a dover pensare a un’esternalizzazone del servizio. «Da allora l'impegno dell'amministrazione comunale è stato proprio impedire che si arrivasse a questa soluzione estrema» - ha spiegato Treu -. «Un lavoro di squadra portato avanti con Regione e Governo che ha permesso di poter uscire da una situazione divenuta molto critica: una collaborazione - passata anche attraverso il confronto in Consiglio comunale e in quello Regionale, oltre che con le organizzazioni sindacali - che si è rivelata il vero elemento vincente per arrivare a una legge regionale che ha sbloccato la situazione. Un risultato importante in momenti di crisi, in cui il problema della precarietà è molto sentito: dunque un segnale positivo per la città».
Sono 18 gli asili nido del Comune, ai quali si aggiungono 29 scuole materne e 13 ricreatori, per un'utenza complessiva che supera gli ottomila bambini. «Dopo la sentenza della Corte costituzionale ci siamo trovati ad affrontare una situazione molto grave che ci metteva davanti a un bivio» - ha aggiunto Grim -. «Entro l'autunno c'era il rischio di chiudere il 30% dei servizi dell'area educativa, oppure di darli in appalto esterno. Invece, grazie a una positiva sinergia condotta insieme ai vertici regionali e di governo, siamo riusciti a far sì che una norma contenuta nella Finanziaria nazionale potesse venir applicata su scala regionale. Certo si tratta di una legge che contiene paletti ben precisi, ma che ci ha permesso di mantenere la gestione diretta dei servizi educativi».
Tra i paletti in questione c'è quello del numero di giorni lavorativi già effetruati: 1080 negli ultimi cinque anni. Un ostacolo che per alcuni lavoratori precari si è rivelato decisivo nell'esclusione dal processo di stabilizzazione del personale: alcuni di loro hanno voluto essere presenti alla conferenza stampa (ne riferiamo qui a lato) per poi essere ricevuti da Treu. «Siamo dispiaciuti che allo stato attuale alcuni educatori siano rimasti fuori» - ha concluso Treu -. «Posso assicurare che percorreremo tutte le strade possibili per arrivare alla loro stabilizzazione: da parte nostra c'è la piena disponibilità e volontà di trovare una soluzione. Il nostro obiettivo è stato di cercare una interpretazione più estensiva possibile dei provvedimenti legislativi: attraverso l'applicazione della normativa si potrà provvedere alle assunzioni via via che ci saranno dei posti a disposizione».
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