In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

«È stato l’anno degli sblocchi, nel 2015 gli investimenti»

Cosolini ottimista nell’incontro stampa prenatalizio: «Abbiamo 32,5 milioni da spendere in cantieri e opere pubbliche»

2 minuti di lettura
Cosolini durante la conferenza stampa 

Il 2014 è stato l’anno degli sblocchi, il 2015 sarà l’anno degli investimenti che porteranno nuovi posti di lavoro». L’importante è crederci. Roberto Cosolini, sindaco di Trieste a due terzi di mandato, tiene la conferenza stampa di fine anno all’insegna dell’ottimismo della volontà. A prescindere dalla crisi e dal fatto che «nessuno possiede la bacchetta magica». «Il bilancio dell’attività amministrativa del 2014 è indiscutibilmente positivo» afferma convinto seduto al centro della sala giunta con l’assessore (e segretario regionale del Pd) Antonella Gri, alla sua destra e l’assessora alle pedonalizzazioni Elena Marchigiani alla sua sinistra. Alla cerimonia degli auguri si fa vedere quasi l’intera giunta (Umberto Laureni, Elena Marchigiani, Matteo Montesano, Paolo Tassinari, Roberto Treu e Andrea Dapretto che, arrivato in ritardo, è rimasto in piedi) oltre a mezza maggioranza rappresentata dai capogruppo comunali Roberto Decarli (Trieste Cambia) e Marco Toncelli (Pd). Non pervenuta l’ala sinistra. Si è rimpicciolita la maggioranza? «Non è mica una roba che va in lavatrice» rassicura il sindaco. Meglio il lavaggio a mano e in acqua fredda per il centrosinistra. «Il 2014 sarà ricordato - elenca il primo cittadino - per l'adozione del Piano regolatore che va verso l'approvazione assieme al piano del commercio e quello dell'ambiente e dell'energia sostenibile. Senza contare poi le pedonalizzazioni (sorride la Marchigiani, ndr) e l'accordo di programma per la rimozione delle antenne sull'abitato di Conconello». Tutto qua? Macché. «Grande successo hanno registrato le "casette dell'acqua", mentre è cresciuta la raccolta differenziata», prosegue ecologico Cosolini.
Ma il piatto forte dell’anno degli “sblocchi” è di qualche giorno fa con l'emendamento alla legge di Stabilità presentato dal senatore Francesco Russo (diventato norma ieri dopo l’approvazione alla Camera come informa in tempo reale la segretaria Grim) che prevede la sdemanializzazione del Porto Vecchio e la sua assegnazione al patrimonio del Comune di Trieste. «Una spallata all'immobilismo fondamentale l'attrazione di investimenti verso un'area-simbolo. Sarà la grande sfida del 2015 che rafforza il legame della città con il mare. Un asse strategioco per il suo sviluppo». Uno sblocco storico quello del Porto Vecchio che si aggiunge a quelli del Silos (il progetto di Coop Nordest) e della caserma di via Rossetti («Si è appena concluso il procedimento amministrativo che consentirà di realizzare un polo scolastico»). Di concreto poi c’è lo sblocco di 32 milioni e mezzo di euro di cantieri e opere pubbliche liberati di vincoli del Patto di Stabilità.
«Non ho trovato situazioni paragonabili nel resto del Paese - aggiunge con orgoglio il primo cittadino -. Uno sblocco di cantieri che non ha eguali. Con l'assessore Dapretto (che in piedi annuisce, ndr) nel mese di gennaio presenteremo il piano di interventi che interesseranno strade, marciapiedi e scuole. Ciò rappresenta un'assunzione di responsabilità anche nei confronti dell'edilizia per darre un po' di ossigeno al mercato. È pronto anche il regolamento di occupazione del suolo pubblico che potrà favorire anche i piccoli cantieri con committenza privata». A partire a quello della Maddalena («Una ferita aperta nel cuore della città»).
Ultimo, ma non ultimo, il tema dell’occupazione con due colpi messi a segno nel 2014 grazie al gioco di squadra con la Regione: dai servizi educativi («Abbiamo evitato l'estrema precarizzazione e le esternalizzazioni») alla Ferriera («Sono stati salvati posti di lavoro e costruite le prospettive per un incremento occupazionale»). «Assieme ad Arvedi ci prendiamo l’impegno nel 2015 per dimostrare che si può fare industria in quell’area anche senza inquinare l'ambiente» promette il sindaco prima degli auguri di buone feste e buon 2015 a tutti i concittadini. «Un 2015 che ci porti più soluzioni che problemi» si augura Cosolini. Potrebbero andare bene anche problemi con incluse le soluzioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori