Bucci dopo l'addio: «Mi annoiavo, largo ai giovani»
«Fare a 55 anni il consigliere tra i banchi dell’opposizione è mortificante, meglio dimettersi»

«Non lo ricordo perché parliamo di atti che sono stati fatti nella valle dei tempi». «Sono andati sotto come i tacchini». «Nevica. Comune ladro: questa è un’equazione che non sta in piedi». Ci mancherà Maurizio Bucci, l’esteta della politica, il rockettaro in giacca e cravatta. l’assessore alle crociere, il sindaco mancato di Muggia, il consigliere regionale finito nella bufera dei rimborsi per un cambio gomme, l’esponente di spicco di Forza Italia già Pdl e già Lista per Trieste, iscritto dalla nascita alla corrente camberiana. L’amministratore di immobili libero professionista, secondo ufficiale di bordo, classe 1959, sposato con due figli, ha detto addio alla politica attiva lasciando lo scranno di consigliere comunale che occupava dal 1992. «Rassegno le mie dimissioni. La mia nave salpa per un nuovo itinerario», ha dichiarato a un’aula che gli ha tributato l’onore delle armi. «L’abbraccio alla fine del mio intervento è stato imbarazzante. Si sono messi tutti in fila. Emozionante». I complimenti sono arrivati persino d’oltreoceano dal consigliere transfuga del Pd Pietro Faraguna («Apprendo che il capitano Bucci ha lasciato la navigazione in Consiglio comunale...»). «Un amico ha annunciato con delle bellissime parole di voler lasciare, dopo 22 anni, il Consiglio Comunale. Grazie Maurizio per tutto ciò che hai dato alla città» scrive il “camerata” Marco Toncelli diventato capogruppo del Pd.
Per dove salpa la nave di Bucci?
Mi dedico al lavoro visto che mi sta dando soddisfazioni.
Sono in arrivo altri stabili da amministrare...
Stiamo lavorando bene.
Quello dell’altra sera è un addio alla politica?
Mai dire mai. Sicuramente un addio alla politica attiva. Una scelta. Nella vita si cresce.
Non è che si annoiava in consiglio comunale?
Non è il massimo dopo tanti anni passati in giunta a deliberare e fare cose. Inoltre lo spessore politico del consiglio comunale è decaduto in modo esponenziale. Stare lì a 55 anni a fare il consigliere d’opposizione... anche no. È mortificante. Se uno non ha mai fatto l’assessore, magari va anche bene. È giusto che lo facciano i giovani che hanno la passione e l’occhio della tigre...
Tipo Lorenzo Giorgi che arriva dopo anni di lista di attesa...
Ha già i capelli grigi.
Porterà in consiglio una ventata da “sagra de la sardela”...
Forse. Io ho fatto il Sardon day.
Si dice che abbia lasciato il consiglio per guidare Trieste Terminal Passeggeri...
(ride) Questa è forte. Sarebbe il mio sogno.
Ma è guidata bene Ttp?
Scriva: “Non risponde”.
Antonio Paoletti è la persona giusta al posto giusto nel caso di Ttp...
Paoletti ha troppi impegni.
Chi vedrebbe bene ai vertici dell’Autorità portuale?
Gurrieri senza ombra di dubbio, tra quelli della terna. È una persona seria e preparata.
Un giudizio sulla gestione di Marina Monassi?
Sono di parte. Quello che contano sono i numeri e oggi il Porto sta girando meglio di prima. E qualche merito forse la Monassi ce l’ha. Quando si parla di lei si parla di politica, neanche che il suo predecessore, Claudio Boniciolli, fosse un mago della pioggia.
Chi vince il confronto?
Sulle movimentazioni Monassi-Boniciolli 1-0.
Che opinione ha dell’amministrazione Cosolini?
Cosolini è una brava persona.
Non un bravo sindaco?
A differenza di Dipiazza non è un lavoratore autonomo. Come anch’io. Noi ci guadagniamo il pane duro ogni santo giorno.
Quindi Cosolini non si guadagna il pane...
E una brava persona, ma ha una squadra debole. Lo dico con cognizione di causa essendo stato assessore.
E l’assessore sloveno Edi Kraus che ha preso il suo posto allo sviluppo economico?
Con lui ho un ottimo rapporto personale. Mi aspettavo di più sul fronte del turismo visto che è uno del settore. Non ha trasmesso l’esperienza familiare nell’amministrazione pubblica. Avrebbe potuto fare di più. L’assessorato va vissuto di petto, di pancia e di cuore.
Prima di Kraus c’era Omero...
Fabio Omero era la persona sicuramente più sbagliata in assoluto. Il turismo è colore, passione e fantasia. Omero non è un uomo di fantasia. Andava bene all’Urbanistica.
E gli altri assessori?
Non saprei chi scegliere.
Il meno peggio?
Umberto Laureni. E una persona seria che ha tanta passione per l’ambiente.
Ha nostalgia dell’assessorato?
E stata un’esperienza incredibile. La cosa più bella è quando vai via e alla gente dispiace. Io avevo dipendenti che venivano a lavorare la domenica gratis.
Rimpiange di non aver fatto il sindaco di Muggia?
Sì. Lo rimpiango. Sarei stato un sindaco dignitoso.
Il migliore dopo Dipiazza...
Sì. Sicuro.
Si definirebbe ancora un “esteta”?
Sì. Ho sofferto fino all’ultimo giorno la mancanza di stile all’interno del consiglio comunale. Il non vedere le cravatte. Le magliette a maniche corte. Vedere mangiare i panini...
Ma da chi?
Anche dagli assessori. Ho avuto una diatriba con Elena Marchigiani che mangiava un panino sui banchi della giunta... Ho chiesto la sospensione del consiglio...
Il risultato?
La Marchigiani che addentava il panino per sfregio... Su questo sono un esteta.
E Paolo Rovis in mimetica?
La mimetica va bene se hai trent’anni, ma quanto cominci ad averne cinquanta...
Meglio Itzok Furlanic vestito da cowboy...
Adesso che è diventato presidente non lo farebbe più. Questa è la differenza. Conosce il valore delle istituzioni. E un presidente equilibrato a parte quell’uscita...
Le dispiace essere ricordato come assessore alle crociere?
No, mi fa piacere.
Passeranno alla storia anche i fuochi d’artificio diurni?
Lo che hanno suscitato mille polemiche e sberleffi come del resto la grande mortadella... Dimostra solo una grande ignoranza. Lo facevamo con scienza e coscienza.
Ovvero?
Erano fuochi diurni. Si tratta di lampi di luce a pirite, Dalle Rive si vedeva solo fumo. Ma dalle nave di crociera era una spettacolo mozzafiato. Ho visto gente piangere dall’emozione....
Nel suo curriculum c’è anche il mitico piano neve...
Sono passati 13 anni. Era il piano approvato da Illy. Noi abbiamo solo provato ad applicarlo...
Con ottimi risultati...
Alla Befana è venuto di tutto. Non lo auguro a nessuno. L’Agegas si è dimostrata totalmente incapace.
E vero che dopo allora ogni volta che nevica a Trieste pensano a lei?
Per forza. Perché quella volta con virilità non mi sono sottratto alle responsabilità. Ci ho messo la faccia assieme alla comandante dei vigili. Tutti erano scappati. Destra e sinistra.
Non l’esteta Bucci...
Andavo in giro persino a distribuire vin brulè...
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