Parenzo avvia il restauro del palazzo gioiello
Parte il risanamento di uno degli edifici barocchi più importanti dell’Istria che ospita il Museo del territorio. Determinante il contributo stanziato dal Veneto

PARENZO. Dopo alcuni rinvii motivati dalle difficoltà finanziarie finalmente decolla la prima fase del restauro di Palazzo Sincich, uno degli stabili barocchi più importanti in Istria, accanto al Palazzo Battiala Lazzarini di Albona.
L’edificio, la cui costruzione è iniziata nei primi anni del diciottesimo secolo, è sede del Museo del territorio parentino che racconta la ricca, travagliata e anche affascinante storia della città.
Nei giorni scorsi è stato firmato il contratto d’appalto con la ditta edile Croming di Pitomaca, località della Croazia continentale, per il risanamento delle fondamenta della struttura allo scopo di eliminare una volta per tutte il problema dell’umidità dovuto principalmente all’utilizzo della sabbia marina nei lavori di costruzione. Per risolvere la questione la ditta ricorrerà alla tecnica molto moderna dell’elettro-osmosi.
Il costo dei lavori è di 90.000 euro di cui 50.000 stanziati dalla Regione Veneto tramite il Coordinamento Adriatico. Proprio il presidente del Coordinamento, Giuseppe de Vergottini, ha sollecitato la ristrutturazione di Palazzo Sincich anche per i suoi legami con Parenzo: la sua famiglia ha vissuto nella cittadina per oltre due secoli fino al momento dell’esodo. «Sono orgoglioso di contribuire alla salvaguardia e rilancio di un tassello del passato cittadino» ha detto de Vergottini che ha partecipato anche alla firma del contratto.
I rimanenti 40.000 euro sono a carico dell’amministrazione municipale di Parenzo del sindaco Edi Stifani„. Rajko Stilinovi„, direttore della ditta appaltatrice, si è detto convinto che i lavori verranno portati a termine nell’arco di due mesi: «Sono soddisfatto che alla progettazione abbiano contribuito gli architetti italiani molto esperti in interventi di questo tipo». Dal canto suo la direttrice del Museo Elena Uljancic-Veki„ ha voluto sottolineare che la ristrutturazione inizia nel 130esimo anniversario di fondazione del Museo. L’istituzione, infatti, è nata nel 1884 come museo archeologico e nel 1926 è stata trasformata in museo del territorio.
Questa sarà solo la prima fase del restauro. La seconda, ha spiegato il sindaco Stifani„, riguarderà il risanamento del tetto e la terza il consolidamento delle strutture interpiano. Per quel che riguarda il finanziamento della seconda e della terza fase già entro l’anno il Coordinamento Adriatico e il Museo stesso candideranno il progetto all’apposito fondo dell’Unione europea per il restauro delle costruzioni antiche.
Se tutto dovesse andare per il meglio Palazzo Sincich dovrebbe tornare a splendere nell’arco di tre anni.(p.r.)
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