MOSSA. I consiglieri della lista “Noi per Mossa”, Christian Patrizi e Mario Patrizi, sollecitano la ripresa dell’attività dell’associazione “La Salute” di Lucinico a Mossa sospesa dallo scorso mese di marzo. E lo fanno con una interpellanza al sindaco Elisabetta Feresin nella quale sollecitano «l’amministrazione comunale a velocizzare l’opera di ri-qualificazione e messa a norma degli ambienti dedicati al servizio sanitario svolto dal personale infermieristico dell’associazione lucinichese». «L’attività de La Salute si è sempre distinta per la qualità e i diversi servizi sanitari erogati - si legge nel documento -, tanto che il numero degli utenti mossesi è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, diventando un servizio fondamentale per la nostra comunità». Vista la disponibilità finanziaria dell’amministrazione comunale e la volontà di entrambe le parti al mantenimento di questo servizio, viene chiesto che «si superino quanto prima quegli ostacoli burocratici e tecnici, per far sì che “La Salute” ritorni quanto prima alla sua attività tradizionale».
MOSSA. I consiglieri della lista “Noi per Mossa”, Christian Patrizi e Mario Patrizi, sollecitano la ripresa dell’attività dell’associazione “La Salute” di Lucinico a Mossa sospesa dallo scorso mese di marzo. E lo fanno con una interpellanza al sindaco Elisabetta Feresin nella quale sollecitano «l’amministrazione comunale a velocizzare l’opera di ri-qualificazione e messa a norma degli ambienti dedicati al servizio sanitario svolto dal personale infermieristico dell’associazione lucinichese». «L’attività de La Salute si è sempre distinta per la qualità e i diversi servizi sanitari erogati - si legge nel documento -, tanto che il numero degli utenti mossesi è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, diventando un servizio fondamentale per la nostra comunità». Vista la disponibilità finanziaria dell’amministrazione comunale e la volontà di entrambe le parti al mantenimento di questo servizio, viene chiesto che «si superino quanto prima quegli ostacoli burocratici e tecnici, per far sì che “La Salute” ritorni quanto prima alla sua attività tradizionale».
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