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Tasse e multe non pagate: 4 milioni persi, 7 in ritardo

Tra imposte sulle immondizie e sanzioni stradali, i crediti mai incassati dal 2008 al 2012 sono stati tolti dal bilancio, quelli del 2013 restano tra le entrate correnti

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Bollette da pagare (Foto di archivio) 

Nel quinquennio 2008-2012 la comunità cittadina ha fregato a se stessa quasi un milione sul dovuto delle “scovazze” e più di 3 su quello delle multe. Quanto invece ai pregressi del 2013, il totale dei “ritardi” di pagamento, fra Tares e sanzioni stradali, supera i 7, di milioni.

I crediti dal 2008 Scavi tra i conti dei cosiddetti residui contabili del Comune, i crediti non ancora incassati, e fai scoperte degne d’un archeologo. Fra imposte e multe non saldate, dal 2008 ad oggi, siamo oltre quota 11 milioni. Si badi: solo i crediti dell’anno passato - 7 milioni appunto - sono ancora tra i residui attivi, tra quelli cioè che lo Stato impone ora di ridurre all’osso per evitare che i bilanci di un ente locale (e conseguentemente i suoi “poteri” di spesa corrente) finiscano con l’essere drogati al rialzo. Gli altri 4 milioni più vecchi sono stati già “ripuliti” e derubricati a zero, a patrimonio, tolti dalle entrate correnti in via precauzionale, presumendo già che non potranno essere più recuperati. Persi, insomma. Se poi qualcosa arriverà, sarà tutto di guadagnato.

Il quadro delle riscossioni I numeri vengono alla luce andando a spulciare in un quadro riassuntivo, riguardante la capacità di riscuotere del Comune, allegato agli ultimi documenti di bilancio dell’amministrazione Cosolini e reso noto nei giorni scorsi dall’assessore Matteo Montesano in occasione di un più ampio approfondimento sul monte-residui del Municipio, che comprende anche trasferimenti finanziari e contributi da Regione e Stato in lista d’attesa. Ebbene: tale quadro (con l’eccezione di un 100% sull’Imu 2013 che però fa poco testo in quanto il totale dell’imposta sugli immobili, a bilancio, viene accertato a consuntivo e non a preventivo) concentra le attenzioni degli uffici che fanno capo a Montesano sui soli crediti accumulati, con i cittadini contribuenti, con il tributo sulle immondizie e con le sanzioni stradali.

Il tasso di riscossione

Il tasso di riscossione è, stando a quei numeri, comunque alto: tra il 2008 e il 2012 arriva a medie del 99,3% sulla Tarsu e dell’87,4% sulle multe, scendendo l’anno scorso all’83% sulla Tares e al 63,1% sulle contravvenzioni. Le percentuali del 2013 sono inferiori poiché, con ogni probabilità, ancora parziali: sono destinate a rimpinguarsi nel corso del 2014, tra ritardi consentiti dalla legge, iter a scavalco fra le due annualità e cittadini debitori ma non evasori che, alla fine, si saranno svegliati e regolarizzati con “calma”.

La tassa sui rifiuti Iniziamo dalla tassa sui rifiuti. La Ragioneria comunale ha accertato che, dalla Tares 2013, sarebbero dovuti entrare in tutto 33 milioni e 414mila euro. Il riscosso, a bilancio, si ferma a 27 milioni e 750mila, per l’83% che si diceva prima e che, a scanso d’equivoci, non deve allarmare più di tanto: l’anno scorso il Comune aveva dato ad Esatto il mandato di diluire le bollette, tanto che il saldo era stato posticipato a inizio 2014. Dati definitivi invece, e tutto sommato incoraggianti, indici dell’asburgicità triestina, quelli sul quinquennio precedente. Nel 2011 si è riscosso l’intero totale atteso, 30 milioni e mezzo. Il peggio - si fa per dire - s’è registrato al contrario nel 2009, quando dalla somma dell’accertato di bilancio, pari a 30 milioni e 192mila euro, dentro le casse del Municipio è finito “fisicamente” il 98,45%. Morale: in quell’anno sono andati “in fumo” 467mila euro. La metà di quanto perduto in tutto il quinquennio per Tarsu “elusa”.

Le multe stradali Decisamente meno ligi, ma comunque più ligi che altrove,siamo poi sul pagamento delle sanzioni stradali. La media di riscossione, tra il 2008 e il 2012, in un periodo per così dire stabile e “consolidato”, si aggira come anticipato attorno all’87%. Il record risale al 2010: dei 5 milioni e 267mila euro accertati, l’amministrazione (allora) Dipiazza ne incassò 5 milioni e 197mila, pari appunto al 98,66%. Nel 2012 il picco inverso: 5 milioni e 75mila euro erano attesi in ingresso, sono entrati 3 milioni e 916mila, ovvero il 77,18%. Tradotto: un milione e 158mila euro, solo in quell’anno, è mancato al bilancio del Municipio. La cui Ragioneria ha dovuto retrocedere quell’assenza da entrata corrente a voce patrimoniale. Come le altre pregresse, eccezion fatta - come nel caso della Tares - per i crediti del 2013, ancora a residuo in finanziaria: ancora un credito, atteso fino a prova contraria.

I crediti 2013 ancora a bilancio Per chiudere, per quanto riguarda l’anno passato, a livello di pure multe, siamo a 2 milioni e 795mila euro d’incassi a fronte di una somma accertata di 4 milioni e 430mila euro. Il milione e 634mila euro di differenza resta, per ora, tra le entrate correnti, come i 5 milioni e 664mila euro della Tares 2013 non arrivati “per tempo”. A bilancio. E in fede.

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