Il vescovo a San Giusto: "Rispetto assoluto verso i bambini"
Monsignor Crepaldi ha dedicato l'apertura dell'omelia al caso del suicidio di Don Maks che ha sconvolto la Chiesa triestina: "E' giunto il momento della nostra pietà umana che lascia a Dio il giudizio del suo gesto"

Il vescovo Giampaolo Crepaldi è tornato ancora una volta a parlare del caso che ha sconvolto la chiesa triestina con il suicidio di don Maks e la terribile accusa di pedofilia. Lo ha fatto in un'occasione solenne come il pontificale tenuto questa mattina nella Cattedrale di San Giusto, in occasione della festa del patrono.
Monsignor Crepaldi ha aperto la sua omelia spiegando come "l'eroica e luminosa testimonianza di fede" di San Giusto deve "ispirare i criteri più adeguati per affrontare il periodo difficile che vive al nostra chiesa in seguito al suicidio di un suo sacerdote, don Maks Suard".
"La chiesa - ha continuato il vescovo - pur nello splendore della sua dimensione divina, è impastata di umanità fragile e peccaminosa, ma la fede in Cristo è capace di innescare quei salutari processi di conversione e purificazione che consentono alla Chiesa di affrontare con verità e trasparenza le situazioni che confliggono con il suo essere e operare. Una di queste è quando viene a mancare il rispetto assoluto che si deve avere verso i bambini e i minorenni in generale, che devono avvicinarsi ad essa con il massimo della fiducia".
"Per don Maks - che resta per me un figlio carissimo e che, pur avendo riconosciuto il suo tragico errore, gli è venuta meno la forza di affrontarlo lasciandosi adeguatamente aiutare - è giunto ora il momento della nostra pietà umana e cristiana che lascia a Dio e alla sua onnipotente misericordia il giudizio del suo gesto".
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