«Nubifragio, per chi ha subito danni prima rata della Tari posticipata»
Il sindaco Cosolini e l’assessore Montesano annunciano la proposta che porteranno in Consiglio: oltre cento le imprese che hanno segnalato problemi alle associazioni di categoria, 35 le imprese che hanno avuto danni per più di 65mila euro

La giunta Cosolini proporrà al Consiglio comunale di deliberare lo slittamento della scadenza della prima rata della Tari, la nuova tassa per lo smaltimento dei rifiuti, per le imprese e i cittadini che hanno registrato gravi danni - in negozi, esercizi o abitazioni - a causa del nubifragio della notte tra martedì e mercoledì scorsi.
Entro il 30 novembre, come noto, va pagato il 50% del dovuto del tributo locale che ha rimpiazzato la Tares. Ma l’amministrazione ha deciso di muovere un primo passo verso quanti sono stati pesantemente danneggiati dal violento temporale, pensando appunto a una proroga. «Lo faremo di sicuro, se possibile - conferma il sindaco Roberto Cosolini -. E poi vedremo cos’altro attivare eventualmente. Nel frattempo abbiamo già preso contatti con la direzione regionale competente per presentare domanda relativamente ai fondi per i danni da eventi atmosferici eccezionali (previsti dalla legge 22 del 2007, ndr)».
Intanto, sia il Comune di Trieste sia quello di Muggia (dove, in strada per Lazzaretto, si è verificata la frana che ha provocato la morte della 73enne Loreta Querel, tragedia su cui la Procura ha aperto un’inchiesta) attendono di conoscere da Roma i termini precisi del provvedimento di differimento del pagamento di imposte e tributi statali stabilito dal Consiglio dei ministri. «Nel comunicato diffuso dal governo se ne parla in maniera molto generica, non si è visto ancora il vero e proprio decreto - conferma Matteo Montesano, assessore al Bilancio del Comune di Trieste -. Ritengo la disposizione vada applicata a chi ha avuto dei danni: non si possono coinvolgere tutti a tappeto, non sarebbe giusto».
Nella capitale, in ambienti parlamentari, l’interpretazione è la stessa del Comune, cioè che lo spostamento in avanti delle scadenze interessi Irpef, Iva e Ires. Ritornando invece ai tributi locali, Montesano aggiunge sulla Tari: «Per chi ha avuto dei danni dall’ondata di maltempo, il rinvio della prima scadenza è un’ipotesi percorribile, che dovrà però seguire l’iter deliberativo».
Le associazioni di categoria continuano intanto a raccogliere le segnalazioni delle realtà affiliate (la prossima settimana ne riferiranno puntualmente al Municipio). Nel complesso problemi importanti sono stati individuati da oltre 100 attività economiche. Nel dettaglio, sono circa 35 le imprese che hanno riferito di danni di rilievo - in tutto per più di 65mila euro - a Confcommercio, altrettante a Confartigianato («più in città, specie su strade in pendenza, che nella zona industriale», rileva il segretario generale dell’associazione Enrico Eva) con materiali e merce danneggiati per totali da 5mila fino a 30mila euro.
«Sino ad ora - ha osservato ieri mattina Giovanni Tassan, presidente della Cna (Confederazione nazionale artigiani) - ci ha contattato una quindicina di nostre aziende associate, con danni mediamente da 8-10mila euro. Ma il numero è in continuo aggiornamento. La prossima settimana avremo un dato generale più certo». Andrej Sik, direttore dell’Ures (Unione regionale economica slovena) spiega a sua volta: «Per il momento contiamo 5-6 casi, ma proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo inviato un’email a tutti i soci per invitarli a segnalarci eventuali problemi». Infine, Fabrizio Ziberna, direttore della Fipe, fa sapere che per il momento ha ricevuto comunicazione da una «decina di esercizi con frigoriferi e pavimenti danneggiati, e merce deteriorata». Mazzate «tra i duemila e i cinque-seimila euro», quantifica lo stesso Ziberna.
A Muggia «il grande problema si è verificato sulla costa, in strada per Lazzaretto - sono le parole di Nerio Nesladek, primo cittadino del Comune rivierasco -, mentre per quanto riguarda la città non abbiamo ancora evidenze di danni a negozi ed esercizi pubblici. Comunque, fra lunedì e martedì prossimi tireremo definitivamente le somme».
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