In mostra lo shopping di Ponterosso
Alla Galleria Makina di Pola l’esposizione sugli anni ruggenti dei jeansinari a Trieste e sul commercio di confine. Iniziativa frutto della collaborazione di Cizerouno e Museo etnografico

POLA. Inaugurata nella Galleria Makina di Pola la mostra “Ponterosso/Memorie”, mostra “fotografica e di ricordi” organizzata dalla triestina Cizerouno Associazione Culturale in collaborazione con il Museo Etnografico dell’Istria. L’iniziativa si ripropone di documentare lo shopping jugoslavo nelle piazze di Trieste, che ha avuto il suo apice nel 1978: foto, immagini video, documenti e materiali d'epoca provenienti da archivi e collezioni private partecipano a questa operazione, curata da Wendy D’Ercole, Massimiliano Schiozzi, Nusa Hauser.
Negli anni '70 il centro di Trieste, ma soprattutto il mercato di bancarelle di piazza Ponterosso, diventa meta per i compratori jugoslavi che ogni sabato e durante il ponte della festa della Repubblica, 29 novembre, riempiono le vie con auto, borse e scatoloni pieni di articoli di ogni genere: alimentari, vestiti, materiale elettrico, autoricambi, giocattoli. Intere generazioni hanno acquistato a Trieste il proprio abito per una cerimonia e un avvenimento importante, il tessuto per l'abito da sposa, qualche oggetto più o meno d'oro.
Gli anni ruggenti di Ponterosso in mostra a Pola
La grande ricchezza portata a Trieste nell'epoca d'oro da questo shopping è stata sottovalutata. Oggi della vendita del jeans, oggetto del desiderio dell'epoca, venduti a pacchi, e di quella del caffè smerciato a 100 chili alla volta, resta solo qualche insegna di magazzini una volta affollati, alcune foto e molti ricordi.
Cizerouno ha iniziato a raccogliere questi ricordi con una prima mostra tenutasi a Trieste nell'ottobre del 2013. Ora questa edizione di Pola di “Ponterosso/Memorie” si arricchisce di nuove immagini, esposte per la prima volta.
I curatori invitano i visitatori e tutti coloro che abbiano oggetti, foto e ricordi a raccontare e a lasciare una testimonianza dei loro viaggi verso le bancarelle e i negozi di Trieste. La Galleria Makina è stata infatti scelta dal Centro per la cultura immateriale dell'Istria come ideale ad ospitare questa mostra grazie alla sua posizione centrale, in modo da poter essere un luogo dove ricevere e raccogliere nuovo materiale per contribuire alla ricostruzione di un memoria collettiva, e di un'epoca ancora poco studiata. L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione della Cineteca regionale di Gemona, dei cineamatori Sergio Marsi e Giorgio Vetta, dei fotografi Sergio Ferrari e Romano Grozic, Claudio Arocchi, Gianni Cucchiani e la famiglia Bassani
I commenti dei lettori