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Torrenti indagato anche dalla Corte dei Conti

Inchiesta bis della magistratura contabile sui fondi erogati tra 2009 e 2013 all'associazione Spaesati di cui l'assessore alla Cultura era presidente

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L'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti  

Nuova tegola giudiziaria per Gianni Torrenti, l'assessore alla Cultura della giunta Serracchiani. All'indomani del rientro in squadra a seguito della decisione della governatrice di riaffidargli le deleghe e l'indennità dopo uno  stop di 45 giorni legato all'apertura di un'inchiesta penale, è arrivata infatti un'altra doccia fredda. La Procura della Corte dei Conti ha aperto questa mattina un'inchiesta bis su Torrenti verificare l'esistenza di danno erariale.

Il politico triestino, come noto,  risulta già iscritto nel registro degli indagati da parte della Procura penale per l'ipotesi di truffa ai danni della Regione. E adesso anche la procura contabile vuole vederci chiaro sulle erogazioni per complessivi 170mila euro avvenute tra il 2009 e il 2013 verso l'associazione Spaesati di cui Torrenti era presidente e che secondo l'accusa penale sarebbe stata creata ad hoc per drenare contributi pubblici.

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