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In arresto l’oligarca dei “flop” istriani

Jevtusenkov, accusato di riciclaggio in Russia, ha comprato due isolotti e investito milioni in Croazia senza combinare nulla

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L'oligarca russo finito agli arresti 

In Russia non ne aveva sbagliato una. In Istria e Dalmazia, nonostante il portafoglio gonfissimo e la buona volontà, aveva collezionato solo flop. Ma adesso l’oligarca russo Vladimir Jevtusenkov è stato arrestato nella sua patria per presunto riciclaggio nell’acquisizione della compagnia Basnjeft nella repubblica del Baskortastan. I fatti risalgono al 2007 quando Jevtusenkov aveva versato 2,5 miliardi di dollari per mettere le mani sulla compagnia. Con lui sono finiti in manette tre presunti complici.

Vladimir possiede, secondo Forbes, una fortuna di 9 miliardi di dollari che lo colloca alla quindicesima posizione tra i Paperoni russi. Il suo legame con l’Istria, ampiamente descritto dal Glas Istre, risale al 1999 quando aveva acquistato dalla famiglia Bolkovic di Bagnole, nel Comune di Medolino, gli isolotti di Frascher e Frascheric al costo di 1,1 milioni di euro. Obiettivo: costruire a Frascher un centro congressuale e di ricerca e a Frascheric strutture per il tempo libero e lo svago. Dopo breve tempo, però, l’oligarca aveva cambiato idea puntando su un albergo da cinquanta stanze a Frascher dove poter ricevere i soci in affari con le famiglie. Valore del progetto 10 milioni di euro. Non se n’era fatto nulla perché nel Comune di Medolino c’erano numerosi pareri contrari e perché il progetto andava in collisione con il Decreto sulla tutela della fascia costiera.

Jevtusenkov aveva allora lasciato l’Istria per tentare di investire i suoi soldi nella Dalmazia meridionale, per la precisione sull’isola di Meleda. Nel 2006 una delle sue molteplici società aveva acquistato tramite gara pubblica terreni per 226.000 metri quadrati pagandoli 2,8 milioni di euro allo scopo di costruire appartamenti turistici di lusso per un investimento pari a 109 milioni. Ma l’oligarca aveva fatto di nuovo un buco nell’acqua perché ad un certo punto era entrata in campo la procura affermando che l’immobile acquistato non apparteva al Comune bensì allo Stato. E così, nonostante i quasi 3 milioni di euro sganciati dall’oligarca, il titolare della proprietà del terreno rimaneva e rimane lo Stato.

Ma torniamo in Istria. C’è un altro legame che unisce l’oligarca alla penisola. Jevtusenkov, che sta per soffiare su 66 candeline, è sposato con la sorella dell’ex sindaco di Mosca Jurij Luzkov, rimosso dall’incarico dopo 18 anni nel 2010 dall’allora presidente russo Dmitriji Medvedev. Luzkov aveva una yacht ormeggiato nel marina di Veruda vicino a Pola. Durante le vacanze lo usava per delle puntatine sugli isolotti appartenenti al cognato. Si racconta che in cambusa avesse della vodka di mele al 97% di alcool. (p.r.)

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