Progetto “What’s up?” dedicato a salute e educazione
“Come va”? Ma anche “Cemut ise”? O “Come xe” e “Kako kaze”? Tanti modi e tante lingue, nell'Isontino, per interessarsi all'altro, capire qualcosa in più su di lui, e magari aiutarlo. Se si parla di...

“Come va”? Ma anche “Cemut ise”? O “Come xe” e “Kako kaze”? Tanti modi e tante lingue, nell'Isontino, per interessarsi all'altro, capire qualcosa in più su di lui, e magari aiutarlo. Se si parla di giovani, poi, c'è da aggiungere di certo l'inglese, magari in una forma di slang, e allora chiedere “What's up?”. Proprio così s'intitola il nuovo progetto lanciato dall'Azienda sanitaria isontina assieme a Provincia di Gorizia, Miur e Fondazione Carigo. Più che un progetto, in realtà, si tratta di un sistema, ovvero della volontà di mettere in rete soggetti diversi ma uniti da un unico interesse e scopo: occuparsi delle giovani generazioni e promuovere tra di esse il benessere, la salute, l'educazione. Regalando ai giovani un futuro migliore. “What's Up?” è stato presentato ieri mattina nella sede di via Carducci della Fondazione Carigo (tra gli altri) dal presidente Chiozza, dall'assessore provinciale Cecot, dal rappresentante dell'ex provveditorato e della consulta degli studenti Mileta e dal direttore generale dell'Ass Isontina Cortiula, che attraverso la regia del direttore sanitario Marco Bertoli, coadiuvato dalla dottoressa Cristian Aguzzoli, gestisce di fatto questo progetto. L'obiettivo, come detto, sono i giovani e il loro benessere, e il nuovo sistema mira a far convergere i diversi attori istituzionali del territorio sul tema delle politiche giovanili, ognuno secondo le proprie competenze. Tra i punti cardine di questo progetto c'è stata fino ad ora la firma del protocollo d'intesa tra Ass Isontina e Fondazioen Carigo per l'iniziativa “Crescere Insieme”, che ha portato all'istituzione di una commissione tecnica multidisciplinare per mettere a sistema i programmi e i criteri di attuazione di tutte le strategie dedicate al miglioramento del benessere dei giovani a scuola. «Siamo consapevoli delle problematiche giovanili e del nostro ruolo fondamentale nell'appoggiare le iniziative che li riguardano», ha detto il presidente Chiozza, mentre l'assessore Cecot ha aggiunto che è «fondamentale far qualcosa per aiutare i giovani ad esprimersi e far sentire la loro voce, raccontare le loro esigenze». “What's Up?”, come ha sottolineato anche il direttore Cortiula, non è che all'inizio, ed è servito fino ad ora per creare una squadra coesa fatta di enti diversi, che lavoreranno insieme unendo le forze e mettendo a disposizione le loro risorse. Marco Bisiach
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