Boom di richieste di lavoro a Portopiccolo
Arrivati oltre cinquemila curriculum a fronte dei trecento posti previsti dalla società. In autunno prime barche ormeggiate

Finalmente diventerà un porto a tutti gli effetti. Mattone su mattone, la parete di roccia dell'ex cava di Sistiana è già diventata una cittadella attraversata da bagnanti, residenti, turisti e semplici visitatori. Sul bacino cuoriforme “stappato” lo scorso 12 aprile, invece, ancora nessun viavai di imbarcazioni, ma questa calma piatta sulla superficie del mare è destinata a terminare.
Il porto
Presumibilmente tra qualche settimana, si spera entro la Barcolana, dovrebbero pervenire, dagli uffici di Stato competenti, le autorizzazioni attese da Portopiccolo per procedere al posizionamento delle unità marittime necessarie a segnalare l'ingresso e la presenza della darsena sul golfo di Trieste. Al momento, infatti, stante anche l'ordinanza emessa dalla Capitaneria di porto, che ha interdetto la navigazione in quegli specchi acquei, l'attracco non è consentito sui modernissimi ormeggi perfettamente (da tempo) ultimati. Centoventun posti barca, di cui una ventina a rotazione, con tutti i servizi e attrezzature nautiche all'altezza dalle più raffinate esigenze dei diportisti. «È vero – conferma il project leader Cesare Bulfon, - stiamo attendendo la comunicazione sulla tipologia di segnalazione da collocare all'ingresso del porticciolo: una volta definita, procederemo con l'installazione della strumentazione e chiederemo ufficialmente la messa in funzione dei punti di ormeggio. Siamo comunque in dirittura d'arrivo e sarebbe un mio personale desiderio, che per la verità al momento non ho neppure esternato al resto dello staff, di coronare il primo attracco di un'imbarcazione a Portopiccolo con un brindisi o comunque un piccolo momento di festa».
I curricula
Intanto, dopo l'assunzione di un centinaio di figure per questa prima tranche di apertura della cittadella di Sistiana, il complesso continua a essere subissato di richieste di impiego. Stando ai dati forniti dall'ufficio Risorse umane di Portopiccolo sono giunti oltre 5mila curriculum. Un numero impressionante, che la dice lunga sulla “fame di lavoro” esistente da queste parti. «E purtroppo – commenta Bulfon – non è un bel segnale per il nostro Paese. Per il momento abbiamo assunto tutte le figure che ci erano necessarie, ma continueremo a selezionare altro personale perché Portopiccolo, a regime, esprime una previsione di occupazione pari a 300 addetti diretti. Cifra che, per la realtà locale, è paragonabile alle maestranze di una fabbrica. A chi, come me, ha figli giovani – conclude – fa male vedere tanti ragazzi volenterosi, laureati e preparati che si dichiarano disposti anche ad assumere mansioni al di sotto del proprio profilo professionale. Giovani che potrebbero raggrupparsi e aprire una piccola attività, ma trovano invece, in un Paese che non incentiva la libera iniziativa«.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori