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Scuole a pezzi, iniziato il balletto dei traslochi

Trecento banchi e dieci cattedre spostate dall’ex Fermi al Liceo classico che è nuovamente agibile in tutti i suoi spazi dopo gli interventi ai solai e alle controsoffittature

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«Speriamo non ci siano intoppi». È iniziato ieri mattina il primo trasloco di banchi, cattedre e arredamenti da una scuola all’altra: un’operazione che si è resa necessaria dopo la dichiarazione di inagibilità di ben 89 aule della stragrande maggioranza degli Istituti superiori cittadini e non solo. Un’operazione complessa anche se non si è reso necessario il ricorso (adombrato nei giorni scorsi) alla Protezione civile o agli alpini. I tempi sono stretti ma tutto dovrebbe concludersi in tempo per consentire all’anno scolastico di partire con regolarità.

Ieri mattina, sono stati trasferiti 300 banchi con relative sedie e 10 cattedre dall’ex Fermi di via Diaz al Liceo classico di viale XX Settembre. In pratica, i liceali dopo un periodo di “esilio” in via Diaz torneranno nella sede abituale, storica. Gli spazi lasciati liberi dagli studenti del Classico saranno ad appannaggio dei “colleghi” del Cossar-Da Vinci, l’Istituto che ha pagato il prezzo maggiore dopo i monitoraggi ai solai voluti dalla Provincia e commissionati ad un’azienda specializzata toscana. Lo stabile di via Diaz, comunemente chiamato "ex Fermi", ospiterà gli indirizzi manutenzione e assistenza tecnica, produzioni tessili/sartoriali, operatore elettrico e operatore meccanico del Cossar-Da Vinci in coabitazione con gli studenti frequentanti gli indirizzi del liceo Slataper. La scuola ospiterà qualcosa come 741 ragazzi distribuiti in 38 classi.

Ma quella di ieri è stata anche una giornata di ottimismo. La vicepresidente della Provincia Mara Cernic e l’assessore provinciale all’Istruzione Ilaria Cecot hanno voluto “inaugurare” i nuovi controsoffitti del Liceo classico. Come si ricorderà, fu proprio nello stabile di viale XX Settembre che si verificò l’evento peggiore con il distacco di controsoffittature e pignatte che “piovvero” sui banchi, fortunatamente vuoti, di uno dei laboratori. È stata l’occasione anche per una breve visita guidata. Il Liceo classico, infatti, è destinato ad ospitare (a sua volta) l’indirizzo dei servizi socio-sanitari del Cossar. In quello stabile troveranno posto 298 alunni, 18 classi, 2 aule insegnanti. Una condivisione obbligata di sede, dopo che la Provincia di Gorizia, per garantire la massima sicurezza agli studenti degli istituti di sua competenza, ne ha messo sotto i raggi X solai e controsoffittature, trovandosi però a dover rimediare a ben 89 aule dichiarate inagibili: tra cui, soprattutto, quelle del “Cossar–Da Vinci”, scuola che dovrà essere chiusa per consentire i lavori di messa a norma.

Alla presenza della vicepresidente della Provincia Mara Cernic e dell’assessore provinciale all’Istruzione Ilaria Cecot è iniziato, dunque, il trasporto degli arredi necessari all’attività scolastica di 18 classi, 9 per istituto, 153 studenti del Classico e 145 del “Cossar–Da Vinci”. Mentre le segreterie delle due scuole rimarranno allo “Slataper” (ex Fermi) di via Diaz, dove si fermeranno anche gli altri indirizzi del Cossar–Da Vinci.

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