Cedimento dei soffitti, inagibile l’ultimo piano della ex Giacich
Interessata la zona occupata provvisoriamente dall’Isis Pertini che dovrebbe rientrare in via Boito solo a inizio 2015. Previsto a breve un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici del Comune

L’ultimo piano a parte del secondo del blocco Nord dell’edificio scolastico di viale Cosulich è diventato inagibile. Nella sede provvisoria della sezione industriale dell’Isis Pertini, che dovrebbe rientrate in via Boito solo all'inizio del 2015, si sono verificati dei cedimenti dei soffitti. È quanto è emerso dal controllo degli edifici di sua proprietà o utilizzati dagli istituti superiori commissionato dalla Provincia a dei professionisti, dopo il cedimento di un soffitto al liceo classico di Gorizia.
Proprio al termine di questa operazione, in base all’esito delle verifiche sulla tenuta delle malte dei soffitti, la Provincia ha deciso in via precauzionale di chiudere tutto l'ultimo piano e parte del secondo. È quindi urgente e indispensabile, secondo il consigliere provinciale monfalconese Fabio Del Bello, che il Comune di Monfalcone esegua un accurato sopralluogo nell’edificio scolastico Cosulich Sud di sua proprietà e che ospita la scuola media “Giacich”. L’ala utilizzata negli ultimi due anni dal Pertini è infatti “gemella” di quella che ospita la scuola media Giacich e due classi della primaria “Sauro”.
Del Bello ha quindi, con nota scritta, nella sua veste di consigliere provinciale e componente della Commissione provinciale Istruzione, informato l’assessore comunale competente per l'edilizia scolastica Gualtiero Pin e la dirigente dell’Istituto comprensivo Giacich Susanna Tessaro del problema.
«La dirigente chiederà un sopralluogo al Comune stesso», comunica Del Bello. «Al di là delle verifiche già effettuate negli scorsi mesi nella scuola media Giacich e che al momento non rilevano criticità - afferma l'assessore Pin -, realizzeremo un nuovo controllo in tempi stretti, considerato anche che la scuola ora è del tutto libera». La dirigenza dell’Isis Pertini dal canto suo si è già mossa con la Provincia per risolvere il problema delle tre aule necessarie e risultate mancanti a causa della chiusura precauzionale, visto che il rientro nella propria sede di via Boito è ipotizzabile solo con l'inizio di gennaio.
Stando alla scuola, la soluzione è già stata individuata all'interno dello stesso blocco nord di viale Cosulich e quindi l'anno scolastico inizierà senza disagi per gli studenti. Il consigliere provinciale Del Bello dal canto suo comunque ribadisce come, al di là delle «improvvide e demagogiche esternazioni sul carico di lavoro degli insegnanti da parte di sprovveduti e disinformati membri di Governo e Parlamento», la questione prioritaria in Italia nelle politiche scolastiche è proprio la messa in sicurezza degli edifici. «A Gorizia nei mesi scorsi, per due volte e in due scuole superiori, si è sfiorata la tragedia», sottolinea Del Bello, ribadendo la necessità di una verifica nell'edificio di viale Cosulich.
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