Punto nascita: «A Gorizia un attacco squadristico a Serracchiani e Telesca»
L’accusa del consigliere Pd Moretti dopo il Consiglio comunale. Grim: «I facinorosi non ci fermeranno». La Cgil: «Sindaco e centrodestra goriziani sguaiati e privi di argomenti»

«Dietro al tentativo di aggressione rivolto alla presidente Serracchiani c'è un'organizzazione di tipo squadristico che va ben oltre i normali contrasti democratici e le normali contestazioni».
Va giù duro il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale Diego Moretti, sulla seduta del Consiglio comunale di venerdì a Gorizia, dove Serracchiani e l’assessore Telesca sono state pesantemente contestate tanto da dover ricorrere alla protezione delle forze dell’ordine per entrare e uscire dal municipio.
Sala consiliare e atrio municipale erano assiepati da centinaia di cittadini inferociti per la confermata chiusura del Punto nascita. Ancora Moretti: «Prima di tutto va la solidarietà umana a presidente e assessore. Le contestazioni ci stanno in democrazia ma le aggressioni sono altra cosa. È allucinante che nel 2014, il presidente della Regione, che arriva per dialogare e spiegare una riforma, debba essere scortato da agenti di pubblica sicurezza anche in tenuta anti sommossa. Questo mi spiace, conoscendo la tradizione tollerante di Gorizia».
Determinata la dichiarazione del segretario regionale del Pd, Antonella Grim: «Un gruppetto di facinorosi non ci fermerà e non fermerà le nostre riforme: non permetteremo a un drappello di esagitati di impedire, e nemmeno rallentare, il percorso di ammodernamento della nostra regione che andrà a beneficio di tutti i cittadini. Andremo avanti con coraggio e senza indugi. Le contestanzioni sono lecite, ma i tentativi di aggressione no: sono intollerabili. Discutere, anche animatamente, è un esercizio normale e sano in democrazia, ma lo si deve fare sui contenuti e con serietà, senza strumentalizzazioni e con il massimo rispetto per le istituzioni. A Gorizia da gran parte dei presenti sono arrivati solo insulti e sterili polemiche: non c'era alcuna volontà di dibattito sui contenuti sin dall'inizio. Non è così che si fa il bene dei cittadini».
Prende posizione sui fatti di Gorizia anche la Cgil con il segretario regionale Franco Belci e la responsabile salute e welfare Orietta Olivo: «Già a Gianpiero Fasola, allora assessore leghista della giusta Fontanini, capitò, vent’anni fa, di essere aggredito e spintonato in Friuli quando andò a spiegare la riforma. Allora la Cgil, che, sottolineo, condivise quella riforma targata centrodestra, gli espresse tutta la propria solidarietà. Così facciamo oggi con Serracchiani e Telesca anche loro sottoposte a Gorizia allo stesso trattamento. Con l’aggravante che si tratta di due donne, anche se ferme e determinate: e quando l’aggressività fisica e verbale assumono un indirizzo di genere c’è da preoccuparsi di più. Qui non c’entra più il merito, ma le modalità con le quali lo si contesta. E vi è una grande responsabilità del sindaco di Gorizia e di un centrodestra sguaiato e privo di argomenti che ha puntato tutto sull’emotività e sull’irrazionalità. Pur di riesumare una proposta qualsiasi si è perfino dimenticato che a quella di una sola azienda aveva rinunciato già Tondo, puntando peraltro ad accorpare Trieste e Gorizia. Chi oggi sbraita dovrebbe invece rammentarsi che quando la Cgil contestò la proposta di Tondo, lo fece confrontandosi con lui in un pubblico dibattito nel quale non fu assolutamente contestato, ma applaudito, sia pure per cortesia: ma noi rispettiamo anche chi la pensa in modo diverso. Tondo non lo battemmo con gli insulti, ma con le argomentazioni. Quelle stesse che oggi ci fanno sostenere la riforma Serracchiani-Telesca».
Sul fronte del centrosinistra goriziano nessuna solidarietà ufficiale a Serracchiani e a Telescata, almeno dal controllo dei profili fb alle 19.20 di ieri.
Tacciono il presidente della Provincia Enrico Gherghetta e gli altri assessori provinciali del Pd. Il capogruppo in Consiglio regionale Giuseppe Cingolani ha postato su fb il resoconto giornalistico del Consiglio comunale dell’altro giorno.
Sempre su facebook stupisce in maniera negativa un post apparso sul profilo dell’assessore provinciale Federico Portelli, il quale - sia chiaro - è assolutamente estraneo alla vicenda; semmai gli si può imputare di non averlo rimosso immediatamente.
Un militante del Pd goriziano, nel tentativo non riuscito di essere spiritoso, a commento di una foto che ritrae Portelli con un bambino intenti a zappare il giardino di casa, ha scritto: «La fossa pronta per la Serracchiani dopo venerdì pomeriggio?”. Seguono 5 ah. Tanto riserva il fantasmagorico mondo di facebook.
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