In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Giro di squillo, torna in libertà il venezuelano

Dopo quasi due mesi di carcere, è tornato il libertà il venezuelano Oscar Alberto Affigne Velasquez, di 35 anni, coinvolto in un giro di prostituzione. Il gip Rossella Miele, dopo che l’uomo aveva...

1 minuto di lettura

Dopo quasi due mesi di carcere, è tornato il libertà il venezuelano Oscar Alberto Affigne Velasquez, di 35 anni, coinvolto in un giro di prostituzione. Il gip Rossella Miele, dopo che l’uomo aveva vuotato il sacco ammesso le sue responsabilità, ha ritenuto che non esistevano più i presupposti per la custodia cautelare in carcere e ne ha disposto la liberazione come richiesto dai suoi difensori, gli avvocati Lucia Galletta e Paolo Bevilacqua. Sulla revoca della custodia cautelare non si è opposto il pm Michele Martorelli, titolare dell’inchiesta, che si è detto pure favorevole a un patteggiamento richiesto, attraverso i legali, dal venezuelano. Sarà il gip in camera di consiglio ad applicare la pena che concorderanno pm e difensori. Nell’inchiesta è indagata a piede libero anche la moglie trentenne del Velasquez.

La coppia aveva affittato un appartamento tra le vie Formica e Carducci, in pieno centro storico, dove si prostituivano a turno giovani sudamericane. È stato calcolato che erano circa 200 i clienti, metà italiani e metà sloveni, che frequentavano l’appartamento. Un mondo variegato, di varie età e di varie professioni, che aveva scoperto questa “alcova” navigando in Internet. Piuttosto consistente il giro d’affari: mediamente l’incasso mensile viaggiava tra i 10 e i 12 mila euro e dipendeva dalle prestazioni che i clienti chiedevano e del tempo che volevano intrattenersi con le donne. C’era infatti un tariffario ben definito: 60 euro per 20 minuti, 80 per mezz’ora, 100 euro per 45 minuti e 130 per un’ora. Per prestazioni particolari o in luoghi diversi gli importi delle tariffe variavano secondo gli accordi che venivano stipulati tra i Velasquez e il cliente.

Era stata la Squadra mobile a scoprire il giro di prostituzione dopo che una pattuglia delle Volanti aveva fermato vicino alla stazione ferroviaria una quarantenne colombiana. Dopo una breve ricerca la foto della donna, ritratta in abiti succinti, è apparsa on line su uno dei tanti siti che pubblicizzano prestazioni sessuali a pagamento. È partita così l’indagine e alla Squadra mobile è bastato poco per scoprire che nel piccolo appartamento goriziano un gruppo di giovani donne, provenienti dalla Spagna ma di origine sudamericana, si prostituivano e che a capo di questo giro di squillo c’era la coppia di venezuelani. (fra. fem.)

I commenti dei lettori