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La villa montenegrina di Tito apre al pubblico

Visite guidate nel buen retiro del Maresciallo a Igalo: 5mila metri quadrati con bar, ristorante e piscina

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BELGRADO. Chi sceglierà il Montenegro per le vacanze estive avrà da quest’anno un’opportunità in più da mettere in programma. Non solo mare o tour a Sveti Stefan, al canyon di Tara, a Budva. I turisti più “nostalgici” potranno visitare infatti anche la storica Vila Galeb, una delle residenze più amate e frequentate dal Maresciallo Tito, tra le trentatré edificate ai tempi del regime socialista su tutto l’allora territorio nazionale. “Villa Gabbiano”, eretta a tempo di record nel giro di pochi mesi e inaugurata nel 1978 a Igalo, vicino a Herceg Novi, che ha riaperto le porte al pubblico, hanno annunciato con gran pompa i media di Podgorica. Media che hanno specificato che la residenza, che si distende su quattro livelli per più di 5mila metri quadrati, tra bar, piscina, ristoranti, camere private e uffici e uno dei giardini, 75mila metri quadrati, un tempo più curati della Jugoslavia, potrà essere visitata regolarmente ogni lunedì, mercoledì e venerdì pagando tre euro a persona, primo passo – probabilmente – verso la trasformazione della costruzione in museo.

«Abbiamo preso la decisione tenuto conto non solo dell’importanza dell’edificio in sé, ma anche dell’interesse che da anni esprimono verso la villa gli ospiti della nostra struttura e altri turisti, oltre ai residenti di Herceg Novi e dintorni», ha comunicato l’“Istituto Simo Milosevic”, ampia struttura pubblica alberghiera, termale e di riabilitazione, che ha inglobato dal 1986 anche l’ex villa di Tito. Istituto che ha specificato che i turisti interessati a fare un viaggio a ritroso nel tempo potranno osservare con i propri occhi uno degli appartamenti in cui alloggiarono i più stretti collaboratori del leader della Jugoslavia socialista, la stanza di Tito e quella di Jovanka e una delle grandi sale conferenza dove il Maresciallo teneva riunioni durante le trasferte sulla costa adriatica.

Non saranno invece aperti al pubblico altri locali storici, come lo studio privato di Tito e la piscina dalle vasche alimentate con acque minerali. Vila Galeb, dopo la morte di Tito, venne usata per scopi assai eterogenei. Nel 1991, ospitò il vertice tra il leader serbo Milosevic, il croato Tudjman e Lord Carrington, nel vano tentativo di scongiurare la disintegrazione del Paese. Parte del “buen retiro” di Tito era stato anche affittato negli anni scorsi a ricconi stranieri, mentre alcune strutture sono ancora utilizzate per fini terapeutici. (s.g.)

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