Pedofilo del bus a Trieste, contestati cinque “episodi”
Secondo gli investigatori, sono molte di più le incursioni di Naday Offer sui mezzi pubblici, molte ragazzine non hanno sporto denuncia

Otto, 21, 29 e 40. Aveva le sue coordinate numeriche la perversa ossessione di natura sessuale covata dal 32enne triestino finito l’altro giorno agli arresti domiciliari - con l’accusa di atti osceni in luoghi pubblici, violenza sessuale e corruzione di minorenni - nei confronti delle ragazzine, talvolta poco più che bambine, che incontrava a bordo degli autobus cittadini. Quelli in effetti - così emerge dall’inchiesta coordinata dal pm Massimo De Bortoli - sono proprio i numeri delle linee dei mezzi della Trieste Trasporti in cui, tra il settembre dell’anno passato e il mese che si sta ora per chiudere, si sarebbero consumate le sconcertanti “azioni” attribuite al giovane, che rischia - codice penale alla mano - fino a 18 anni.
Si chiama Nadav Offer, classe ’82. È nato e vive a Trieste. Abita dalle parti di Montebello. Del suo arresto - come di parte delle indagini di cui è titolare lo stesso De Bortoli - si sono occupati gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della municipale, che insieme ai carabinieri del Comando provinciale di via dell’Istria avevano raccolto le prime denunce di genitori delle vittime e testimoni adulti presenti sul bus.
Di Offer le cronache triestine ma anche e soprattutto le forze dell’ordine si erano occupate già tre anni e mezzo fa, quando fu denunciato per aver esibito le proprie parti intime davanti a un gruppetto di ragazze, pure allora minorenni, su un treno Venezia-Trieste. Stavolta non se l’è cavata con una nuova denuncia. I suoi precedenti cosiddetti specifici (ovvero della medesima natura) al “Casellario”, hanno contribuito evidentemente a precludergli - così ha pure motivato il pm De Bortoli la richiesta di custodia cautelare in carcere, accolta con la conversione dei domiciliari dal gip Guido Patriarchi - il riconoscimento della condizionale.
Gli episodi che al momento vengono contestati a Offer sono in particolare cinque, di cui due compiuti sulla linea 29, la piazza Goldoni - via Svevo, ma ce ne potrebbero essere altri, rimasti per intanto celati dal pudore di eventuali ulteriori vittime che non se la sono sentita ancora di parlare.
Nella seconda delle due circostanze, fatta risalire dall’inchiesta all’8 maggio scorso, il giovane si era appoggiato dopo essersi aperto i pantaloni sulla gamba di una ragazzina di 12 anni non ancora fatti. Impaurita, lei si era seduta in braccio all’amica coetanea che le stava accanto, finché lui- dopo due fermate - era sceso. Tre giorni dopo era stato invece un adulto, un passeggero della 8, la Roiano-Valmaura, a segnalarne una condotta non dissimile. Fregandosene degli altri attorno Offer ha iniziato a masturbarsi fissando una bimba che avrà avuto più o meno dieci anni, così ha riferito il testimone, che davanti agli agenti di Pg della municipale ha riconosciuto l’autore di quello sconcertante “gesto”. È stata l’ultima denuncia prima dell’arresto.
@PierRaub
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