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I prof “boicottano” le gare sportive Ci rimettono i ragazzini

Protesta dei docenti di Gorizia contro il taglio dei fondi. Salta la partecipazione ai Giochi studenteschi

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GORIZIA. Gli insegnanti di educazione fisica delle scuole dell’Isontino decidono di non partecipare alle fasi regionali (e, di conseguenza, a quelle nazionali) dei Giochi sportivi studenteschi di atletica leggera, protestando contro i tagli ai fondi delle attività sportive scolastiche, ma la federazione, i tecnici e gli atleti non ci stanno. E scoppia la bufera. È scontro aperto tra il mondo della scuola e quello dello sport, e segnatamente dell'atletica leggera, dopo la protesta messa in atto dai docenti di ginnastica della provincia di Gorizia.

Oggi a Spilimbergo si disputano le finali regionali dei Giochi e gli studenti dell'Isontino non vi parteciperanno, perché i loro professori hanno deciso di astenersi, segnalando così il loro disagio di fronte ai tagli e ai gravi ritardi nella programmazione delle attività scolastiche. In Italia la stessa scelta è stata fatta anche altrove, ma in regione si tratta di un caso unico, visto che le scuole delle altre province saranno a Spilimbergo e anzi Udine e Pordenone, sfruttando l'assenza di Gorizia, concorreranno con una squadra in più.

Ma non basta. Senza partecipare alla fase regionale, gli isontini non potranno nemmeno accedere alle finali nazionali, che si terranno a fine mese a L'Aquila. Dove, tra l'altro, alcuni dei portacolori (specialmente in rosa) della nostra provincia avrebbero potuto cogliere risultati importanti, se è vero che lo scorso anno Gorizia ha festeggiato ben sette ori nazionali. La goriziana Adriana Pizzuti, campionessa italiana Cadette nel salto in lungo, avrebbe potuto centrare l'oro e con lei avevano l'occasione di guardare al podio anche le varie Sara Di Benedetto negli ostacoli, Mara Lavrencic nei 100 metri, Anna Lisa Modesti, velocista e saltatrice.

«Credo sia una vergogna, per una presa di posizione, privare i nostri giovani di un'esperienza umana e sportiva come questa – attacca il presidente Fidal Fvg Guido Germano Pettarin, che ieri, per protesta, ha disertato le premiazioni delle fasi provinciali -. Il movimento sportivo scolastico provinciale non può essere ostaggio di un manipolo di benpensanti. I nostri tecnici, come Paolo Camossi, ma anche gli atleti e tutti noi dirigenti siamo profondamente indignati e dispiaciuti». «Sembra che lo sport ancora non sia considerato come tutte le altre materie – osserva il fiduciario tecnico Fidal Giuseppe Verdoliva -. Perchè non si mettono mai in discussione le varie “olimpiadi” della matematica o della fisica, mentre i giochi sportivi sembrano un lusso trascurabile? La Fidal si fa carico di tutte le spese di organizzazione delle finali, con il Ministero che deve pagare solo i viaggi, tra l'altro in parte rimborsati, e quella di atletica è una delle pochissime federazioni che organizza le finali a livello italiano». Gorizia, però, di sicuro non ci sarà.

«Quel che potevamo fare nell'ambito delle attività di istituto l'abbiamo fatto - si sfoga - Umberto Ballarini, docente di ginnastica e coordinatore dell'ufficio educazione fisica dell'Ufficio scolastico provinciale -, anche al di fuori degli obblighi che ci spettano, ma oltre non possiamo più andare. Siamo poco tutelati dal Ministero».

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