Scuole comunali di Gorizia, ai raggi X tutti i solai
Il vicesindaco Sartori risponde all’associazione di genitori “Essere cittadini”: «Già disposti i controlli. I primi monitoraggi hanno riguardato il plesso di Lucinico»

«Il monitoraggio dei solai delle scuole? L’abbiamo già iniziato a febbraio. L’associazione Essere cittadini, invece di polemizzare sui giornali, poteva rivolgersi al sottoscritto: avrei spiegato al presidente Stefano Cosolo che non siamo all’anno zero e che stiamo lavorando in silenzio».
Roberto Sartori, vicesindaco e assessore comunale all’Istruzione replica alle calde sollecitazioni del sodalizio. «Già nei mesi scorsi - specifica Sartori - chiesi agli uffici di fare una valutazione delle superfici di solai e controsoffitti delle scuole di nostra competenza: materne ed elementari. I controlli sono partiti dai plessi scolastici di Lucinico. Quindi, respingiamo quanto detto da “Essere cittadini”».
L’associazione dei genitori era stata molta chiara nei giorni scorsi. «Qualche tempo fa non abbiamo esitato a definire “una farsa” il Piano per l’edilizia scolastica approntato dalla Provincia. Perché? Perché non aveva evidenziato le vere urgenze, sembrava essere stato redatto con una certa superficialità e non prestava attenzione proprio ai solai e ai controsoffitti: tant’è che si era verificato il fattaccio al Liceo classico con il crollo delle pignatte sui banchi di un laboratorio - attaccò il presidente Stefano Cosolo -. Poi, l’ente intermedio ha cambiato registro sulla scorta, forse, anche delle nostre sollecitazioni: è partito così un monitoraggio vero e su larga scala che ha consentito di “scoprire” i problemi all’Isis Galilei-Fermi-Pacassi dove ci sono solai a rischio distacco. Insomma, è stato adottato il motto “prevenire è meglio che curare”. Ci chiediamo: perché il Comune non adotta lo stesso metodo della Provincia?» Non solo. “Essere cittadini” allargò la richiesta a tutte e 25 le municipalità dell’Isontino. «Sarebbe il caso iniziassero a dare vita a controlli e accertamenti tecnici che, ad oggi, ci risulta non sono stati ancora effettuati: stanza per stanza, controsoffitti, solai, tetti, struttura portante, impianti elettrici e di riscaldamento, serramenti, idoneità dei servizi igienici, scale esterne di sicurezza, idoneità dei gradini e dei passamano delle scale interne, etc. Non solo. A più riprese abbiamo chiesto che vengano immediatamente chiuse quelle scuole, comunali o provinciali, che non rispondono ai parametri legali di sicurezza. Si appaltino i lavori per ristrutturarle. Chiediamo che le famiglie vengano informate sullo stato delle scuole frequentate dai propri figli fornendo loro la scheda tecnica della scuola». Richieste non nuove e che vennero già formulate, attraverso il nostro giornale, al Comune di Gorizia, alla Provincia e alla Regione per mettere in mora le amministrazioni sugli adempimenti dovuti. Sì, è ormai da qualche anno, che si sta battendo per la sicurezza nelle scuole l'associazione di genitori “Essere cittadini”. Opera a Gorizia ma le sue iniziative hanno un respiro provinciale, per non dire universale. «Investire sulle scuole, oltre ad essere un obbligo morale e giuridico come si è detto, rappresenta anche un'opportunità per mettere in moto la crescita economica, creando lavoro per artigiani e imprese, senza dover "consumare" il territorio con opere che possono risultare di dubbia e discutibile utilità».
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