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«Miramare va affidato alla Regione»

Serracchiani in visita al castello. L’assessore Torrenti: «Con il ministero la strada è già aperta»

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Miramare rimane sempre la meta preferita di chi arriva a Trieste, è uno dei siti più visitati d’Italia. Il giorno di Pasqua e Pasquetta, nonostante il maltempo, non hanno deluso. Mischiata tra i visitatori di ieri anche la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in veste privata di semplice turista. Non era la prima visita di Serracchiani, ma ieri, complice la giornata di pioggia, ha potuto meglio apprezzare l'interno con gli appartamenti imperiali. «Miramare è uno dei simboli più affascinanti e potenti di Trieste e della regione - ha commentato Serracchiani - e ci sarebbero buone ragioni per affidarlo a noi, assieme alle competenze sui beni culturali e paesaggistici». Per la presidente «è stata opportuna la proposta del sindaco Cosolini di istituire un abbonamento annuale per l'ingresso a un costo simbolico, ovviamente con l'esclusione di fasce come i pensionati, e bene ha fatto il Ministero a farla propria. Far partecipare i cittadini è un modo civile ed equo - ha concluso - per reperire risorse per la cura e manutenzione di un bene così importante».

L’affidamento alla Regione del castello e del parco di Miramare è uno dei problemi che l’assessorato alla Cultura, retto da Gianni Torrenti, da tempo persegue. «Il discorso sulle competenze - sottolinea Torrenti - lo abbiamo cominciato a fare con il ministro Massimo Bray, governo Letta. Ora con il ministro attuale, Dario Franceschini, la strada è aperta. Abbiamo ancora sotto gli occhi quanto è successo l’anno scorso, ma anche prima, al parco e al castello. Oggi abbiamo la competenza sui beni librari, è necessario che ci vengano affidate anche quelle paesaggistiche e architettoniche, in accordo naturalmente con il ministero».

«Le competenze statali - aggiunge Torrenti - sono lontane dalla conoscenza dei problemi che sorgono in loco. Dice lo Stato di avere risorse limitate. Anche noi ne abbiamo poche ma abbiamo ben presente la situazione esistente e sappiamo quali sono le priorità e perciò dove intervenire. E poi la Regione ha dato 600 mila euro perché Miramare uscisse dalla crisi. È perciò necessario fare un accordo con il ministero. Purtroppo la Commissione paritetica, che deve porre la questione, non è al momento funzionante dopo le dimissioni del presidente Illy e la direzione regionale della Soprintendenza ci ha posto parecchi problemi. Miramare è il problema più in vista ma ce ne sono altri, come Grado». (fe.vi.)

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