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Marvin in tour col batterista di Elton John

Il musicista, triestino d’adozione, ha “reclutato” Charlie Morgan per il concerto-tributo, insieme a Leonzini, Vercon e Spirito

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Partirà il 3 maggio da Bergen il tour europeo nei teatri del musicista triestino d'adozione C.J. Marvin, che dal 2007 porta in giro per il mondo (dall'Europa al Nord America al Canada - dove è stato fatto cittadino onorario di Calgary) il concerto-tributo “The Elton Show-A Celebration of the Rocket Man”. E da quest'anno, è entrato a far parte del suo show il batterista originario della band di sir Elton John, Charlie Morgan. Con lui, sul palco ci saranno altri tre triestini: Alessandro Leonzini, basso, Maurizio Vercon, chitarra e Giancarlo Spirito, percussioni.

Marvin, poliedrico pianista, compositore e cantante, è nato a Melbourne nel '64. Partito da Trieste alla fine degli anni '90, oggi risiede in Norvegia e tiene centinaia di date l'anno in tutto il mondo. Ha suonato o condiviso il palco con John Lord, Nik Kershaw, Terry Mc Millan e Vic Vergeat. La collaborazione con Morgan ha radici lontane. «Grazie alla mia conoscenza con Elton fin dall'80 ho continuato a incontrare lui e i suoi musicisti con regolarità. Nel 2002 ho regalato a tutti una copia del mio cd “Travellin' Man” che mi ha permesso di essere percepito non solo come un amico, ma come un artista che aveva qualcosa da dire a livello professionale. È stato molto apprezzato e Morgan mi ha confessato che era tra i suoi 5 preferiti di quell'anno. Lui poi nutre un amore particolare per l'Italia: ha suonato spesso con musicisti italiani tra cui Eros Ramazzotti e ha un grande legame anche con la nostra regione: la sua prima moglie è udinese».

Racconta ancora Marvin: «Morgan è stato batterista fisso di John dall'85 al '98 e ha suonato con lui per la prima volta al Live Aid. Aveva partecipato alle sessioni di “Ice con fire” e alla fine gli ha chiesto di unirsi alla band, dov'è rimasto per 13 anni. Mi ha sempre stimato e invitato più volte a trovarlo: a Orlando in Florida e poi a Nashville, dove vive attualmente. Quando l'ho contattato per unirsi al progetto ha accettato con entusiasmo. Di recente sono rientrato per provare, a Casa della Musica, i nuovi arrangiamenti. La band è nuovissima e comprende tre triestini, con i quali intrattengo rapporti fin dagli anni '80. Nei miei progetti cerco di coinvolgere sempre musicisti di Trieste, come il bassista e insegnante della Scuola 55 e quel chitarrista formidabile che è Vercon, talento eccezionale. E poi c'è il mio ex batterista, che ora vive a Madrid e si unisce al progetto come percussionista». La lineup, dunque, di questo progetto internazionale, comprende un triestino che vive in Spagna, un inglese che risiede in America, due cantanti norvegesi e una brasiliana che vive in Norvegia, un tastierista rumeno e un italo-australiano.

«Stiamo preparando una stagione densa di serate: dopo Bergen - dice ancora Marvin - toccheremo Oslo, Stoccolma e Copenaghen ed entro maggio definiremo altre tappe. In estate contiamo di suonare a Trieste. Spero di riuscire a incontrare le autorità e convincerle a dedicarci uno spazio, ricordando il concerto dell'87 che riempì piazza Unità. Magari - sorride Marvin - visto che per due volte non si è concretizzato il sogno di avere Elton in persona... Ci troveremo a Bergen il 29 aprile per tre giorni serrati di prove d'assieme, ma ognuno sta già studiando separatamente le singole parti. Più che un tributo - spiega - è una festa, una celebrazione in musica di uno straordinario artista e compositore e di tutto ciò che rappresenta nel mondo e per il mondo». Marvin aveva voluto regalare un assaggio dello show alla città esibendosi nell'agosto scorso nel giardino del centro Marenzi in una serata trasmessa in streaming da Radio City Trieste «che è stata vista in Canada, Australia, Stati Uniti e Germania. Da quella e dall'esibizione del 2012 sto ricavando altrettanti dvd live».

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