Sel: via le multe per chi sfora il tempo di sosta a pagamento
Ma i vendoliani si preparano a chiedere anche uno “ius soli” locale per i bambini stranieri che risiedono in città

Attribuire la cittadinanza onoraria ai bambini figli di stranieri, che iniziano la scuola dell’obbligo in una scuola della città, purché residenti a Trieste. Unica condizione: che siano i genitori a chiederla. Cancellare le multe a carico di chi, dopo aver parcheggiato negli stalli blu, supera il tempo di sosta prepagato. Ovviamente pagando in proporzione all’effettivo tempo di occupazione dello stallo stesso. Questo il contenuto delle due proposte di delibera consiliare presentate dal gruppo di Sel che siede nell’aula di piazza dell’Unità d’Italia e illustrate ieri, nel corso di una conferenza stampa.
«Per il primo argomento – ha spiegato il capogruppo, Marino Sossi – ci siamo rifatti a una delibera già presentata da Sel, al Comune di Treviso, e approvata dal consiglio comunale della città veneta. In sostanza – ha aggiunto – si tratta di attuare una sorta di “ius soli” su base locale. La proposta ha natura simbolica e ha la finalità – ha proseguito il capogruppo – di migliorare lo spirito di accoglienza, soprattutto nelle scuole, dove i bambini sono a stretto contatto quotidiano fra loro, a prescindere dall’etnia e dalla cultura. Va ricordato – ha evidenziato Sossi – che nel Nord Est il 27,1% degli stranieri che vivono e lavorano qui non possono votare, e questo è un ostacolo che va rimosso».
Sul secondo tema, Sossi si è espresso così: «La nostra è la richiesta di cancellare un articolo di una delibera consiliare che risale al 2008 e che prevedeva multe per chi debordava dal limite di orario nei parcheggi a pagamento. Negli stalli blu gestiti all’epoca da Amt e oggi passati sotto il controllo di Esatto – ha continuato il capogruppo di Sel in consiglio comunale – i dipendenti dell’Amt potevano sanzionare con multe chi rimaneva nello stallo anche dopo l’orario indicato sul foglietto da esporre sopra il cruscotto. A questo proposito – ha concluso – ci sono state molte sentenze del Giudice di pace, a favore degli automobilisti che hanno fatto ricorso. Chiediamo perciò che l’articolo che prevede questo meccanismo sia cancellato perché riteniamo che chi va oltre l’orario debba pagare solo la differenza».
Ugo Salvini
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