In Fvg la burocrazia e le multe non risparmiano Fido
Sanzioni fino a 600 euro per chi non registra un cane nella banca dati regionale E per viaggiare fuori dall’Italia gatti e furetti devono avere il passaporto europeo

TRIESTE. Anche chi ha un animale domestico deve districarsi tra leggi, regolamenti e burocrazia. E così la Regione, dopo l’approvazione nel 2012 di un’apposita legge sugli animali di affezione, si è dotata di una pagina all’interno del proprio sito istituzionale per aiutare i possessori di cani, gatti (ma anche furetti) nell’attuare i necessari adempimenti.
Registrazione
Chi ha un cane deve registrarlo alla Banca dati regionali entro dieci giorni dall’acquisto (o dall’entrata in possesso in caso di cani non registrati o provenienti dall’estero) o entro sessanta giorni dalla nascita. Per la registrazione ci si può rivolgere sia a veterinari pubblici delle Aziende per i Servizi Sanitari, sia a veterinari libero professionisti autorizzati e accreditati. Dopo la registrazione, bisogna anche denunciare il cane al Comune di residenza a cui bisognerà comunicare anche eventuali smarrimenti, sottrazioni, cessioni, variazioni di residenza o morte. La mancata registrazione o denuncia al Comune comporta una sanzione che va da 100 a 600 euro. La registrazione all’anagrafe degli animali da affezione di gatti e furetti è obbligatoria solo per ottenere il rilascio del Passaporto europeo (necessario per far viaggiare gli animali all’interno dell’Ue) e per i gatti delle colonie/oasi feline censite. La registrazione di gatti e furetti può comunque essere effettuata su base volontaria da parte del detentore. In questi casi la registrazione comporta gli stessi obblighi e sanzioni previsti per la registrazione dei cani.
Microchip
Il sistema di identificazione del cane, ai fini della registrazione regionale alla Banca dati regionale, è il microchip, che viene inserito mediante iniezione sottocutanea nella regione mediana del collo. Il microchip serve per verificare di chi sia il cane in caso di smarrimento, digitando il codice a 15 cifre del microchip nell'apposito applicativo on line del Ministero della salute - Anagrafe degli animali d'affezione o nelle singole Anagrafi territoriali, considerato che le regioni aggiornano i dati della Banca dati dell'Anagrafe Animali d'Affezione con differenti tempistiche.
Accesso nei luoghi pubblici
Gli animali, purchè accompagnati, possono accedere agli esercizi pubblici e commerciali e agli uffici aperti al pubblico. Nel caso dei cani, i padroni sono tenuti a utilizza guinzaglio e museruola (dove prevista dalle norme statali) e avere cura che gli animali non sporchino e non creino disturbo o danni. Gli esercizi pubblici, commerciali e gli uffici aperti al pubblico possono adottare misure limitative all'accesso, previa comunicazione al sindaco. Se però non viene esposta l’apposita comunicazione da parte del titolare (il classico “noi non possiamo entrare”), l’ingresso degli animali non può essere negato. Nei supermercati e nei negozi di generi alimentari, gli animali possono accedere solo nelle aree di esposizione di alimenti protetti e confezionati e quindi dove non è possibile la contaminazione. È invece negato l’accesso nei locali dove si producono alimenti mentre è sempre consentito nelle case di riposo dove sono ricoverati i padroni.
Enti e associazioni
I soggetti che si occupano di tutela degli animali sono iscritti in un apposito elenco a cui può accedere chi opera da almeno tre anni con una sede legale o operativa in Friuli Venezia Giulia. L'iscrizione all'elenco permette innanzitutto di accedere ai contributi regionali ma anche di fornire servizi a canili e gattili, accedere a queste strutture per verificare le condizioni igienico-sanitarie e collaborare con i Comuni per l'attuazione di programmi di informazione e educazione.
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