A Trieste nuovo centro di ascolto per far fronte all’emergenza
Una rete formata da quattro sigle, con in testa la Caritas, ha dato vita in via Matteotti alla struttura “Betlemme”. Il vescovo: «Progetto originale»

Lontano dalla periferia cittadina, accanto ai problemi che parlano di lavoro da inventare e dignità da ricostruire. La “Giornata per Vita” del 2014 scopre una “ isola che c'è” a Trieste, il Social Point “Betlemme” di via Matteotti 5, il centro di ascolto inaugurato ieri nel segno della Caritas Diocesana, la Caritas parrocchiale di Santa Teresa, la Commissione diocesana per i problemi Sociali e il Lavoro e il Centro di Aiuto alla Vita “Marisa”. Una rete di quattro sigle, un unico blocco sociale, una nuova sede cittadina preposta alla risoluzione di alcuni dei più consolidati temi estrapolati dal vasto calderone della crisi in atto. La “Cultura dell'Incontro”, argomento tra i più gettonati negli interventi dello stesso Papa Francesco, prova quindi a seminare qualcosa di vero, anzi concreto, anche a Trieste, in un piccolo ufficio che si affaccia direttamente sulla strada a pochi passi dal quartiere di Barriera e al cospetto della parrocchia di Santa Teresa. Sono note le battaglie a cui il centro “ Betlemme” proverà a dare risposte, possibilmente concrete anche esse: l'espandersi della povertà, le carenze di posti lavorativi, i vuoti e le distorsioni culturali spesso in agguato nel campo della sessualità, della gravidanza e della dimensione affettiva in genere.
Simbolico ma non casuale il nome di “Betlemme”. Attorno alla scelta della denominazione del nuovo Social Point gravitano valori, invocazioni e retaggi, partendo in tal senso anche dall'etimo, quello di Bet – lehem, ovvero “casa del pane”, un luogo e un alimento che possano consentire di “sfamare”, spiritualmente e non, i troppi viandanti che le stime indicano all'interno del disagio: «Un nome che soprattutto evoca il luogo della natività del Signore – ha sottolineato il Vescovo di Trieste, Mons. Giampaolo Crepaldi, intervenuto ieri alla inaugurazione del nuovo centro – Ed è sempre il Signore che muove tale iniziativa e che si rivela all'interno anche di un progetto originale nella sua essenza. Qui emerge infatti una prospettiva unitaria che riduce la distanza caritativa tra il tema del lavoro e quello della vita. Bisogna promuovere la vita, sempre – ha ribadito Mons. Crepaldi – un argomento che deve vedere in qualsiasi momento il cristiano interpellato».
Interpellati infatti nella causa molti soggetti volontari, dal personale di professionisti a coloro che hanno contribuito, tra fondi economici e mattoni, alla traduzione del termine di Provvidenza per la gestazione del progetto e la realizzazione dei lavori.
Ascolto, dialogo, orientamento. Il Social Point “ Betlemme” proverà a distinguersi dalle modalità di un “ semplice” sportello sul modello dei Patronati, puntando anche alla forza collaterale dei dettami della Dottrina Sociale della Chiesa, ritenuti fondamentali, affermano convinti gli ideatori, anche nel tema più spinoso, quello del lavoro. Inaugurati intanto i riferimenti, dal sito (www.socialpointbetlemme.it) al numero telefonico della segreteria e dell'indirizzo di posta elettronica: 040 – 9890923 info@socialpointbetlemme.it
Le varie sigle entreanno in campo in una sorta di “turn over”: Il Centro di Aiuto alla Vita “ Marisa” il martedì ( 14/16) e il giovedì ( 16/18), la Caritas “Santa Teresa” opera il venerdì dalle 15/17, il 2° lunedì del mese dalle 15/17 per la mediazione familiare e il 3° e 4° giovedì in campo psicologico dalle 14.30 alle 16.
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